Vivere di Kung Fu – esercizi #3 – trova il nucleo

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Come ogni venerdì ci occupiamo di vivere di Kung Fu, la rubrica che applica i principi del Kung Fu alla quotidianità con lo scopo di apportare piccoli-grandi miglioramenti alla vita di tutti i giorni.
In questa ultima sezione stiamo vedendo alcuni esercizi pratici. Oggi in particolare ne propongo uno che ritengo sia uno dei più complessi da applicare, perchè consiste nell'”andare in profondità”.

Cominciamo col dire che ogni essere umano è un concerto di emozioni, che in questo contesto possiamo classificare in modo generico come positive o negative. Per il nostro esercizio prenderemo in considerazione quest’ultimo tipo, perchè le emozioni negative sono le più difficili da gestire.
Ogni volta che proviamo un’emozione negativa (fastidio, rabbia, tristezza, insicurezza, etc.) rispondiamo, spesso inconsciamente, con un’azione, un modello di comportamento o un atteggiamento apparentemente indotti dall’evento che ha generato la suddetta emozione. Ad esempio quando ci sentiamo accusati tendiamo immediatamente alla difesa, quando qualcuno critica un nostro comportamento andiamo subito alla ricerca di una giustificazione, etc. A reazione facciamo corrispondere immediata reazione.
Il motivo di ciò è la naturale propensione che ha la nostra mente a preservarci dal dolore. Si tratta di un istinto di soppravvivenza che spesso viene denominato “via da” … la mente ci allontana da ciò che può farci star male. Perchè a seguito di una critica, un’accusa, una supposizione che non ci piace, etc. proviamo disagio che tendiamo subito ad allontanare con scuse, giustificazioni, contro-critiche, etc.
Se però andiamo a scavare ciò che realmente fa male non è l’evento in se, è piuttosto la paura che quell’evento fa sorgere. Facciamo un esempio. Se sul lavoro ci viene fatto notare che abbiamo svolto un compito in modo decisamente fallimentare il più delle volte partiremo all’attacco con una sequela di fatti, prove, documenti, etc. che dimostrano che abbiamo fatto quello che si poteva, che non è colpa nostra, che ci sono mille cause esterne che hanno causato problemi, etc. Difficilmente l’istinto porta come prima cosa ad un esame di coscienza o ad immedesimarsi nel nostro interlocutore per capirne il punto di vista. In poche parole perdiamo il centro.
L’esercizio che propongo è trovare il nucleo, cioè la causa vera del malessere. Nell’esempio appena fatto potrebbe essere la paura di essere giudicati non capaci di assolvere ai compiti lavorativi, o la paura di essere giudicati non abili dal capo, etc. … in ogni caso molto spesso c’è dietro una paura. In pratica si deve trovare la risposta alla seguente domanda:<<Cosa mi spaventa di questa situazione?>>.
Posso dire per esperienza personale che l’esercizio apre la mente ad una maggiore conoscenza di se.

Ovviamente nella pratica del Kung Fu questo esercizio è fantastico nella gestione del pre-gara, quando l’agitazione fa salire adrenalina e battito del cuore. Chiedersi <<Cosa mi spaventa di questa situazione?>> è un ottimo aiuto per migliorare l’inner game.

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