
Continua la rubrica del venerdi vivere di Kung Fu, nella quale esprimiamo come portare i principi basilari del Kung Fu nella vita quotidiana.
Oggi facciamo riassumiamo i concetti espressi nei capitoli precedenti. Ritengo sia utile farlo in quanto l’argomento trattato non è molto razionale e quindi di più difficile “digestione” per chi come noi occidentali vive ogni giorno di concetti molto pragmatici con poca attitudine ad accettare elementi più “spirituali” come parte integrante della propria vita.
E’ bene specificare che con il termine “spirituali” non si intende nulla di religioso, bensì è da leggersi come l’espressione della nostra parte mentale, istintiva, naturale, yin.
In effetti dal primo capitolo fino ad ora è stato espresso un solo, ma non semplice concetto: siamo energia. Siamo costituiti da qualcosa che esula dalla fisicità che siamo abituati ad identificare come “noi stessi”.
Tutto l’universo è composto da energia. Anche gli atomi, come spiegato dalla fisica quantistica, sono composti di energia e quindi l’atomo non è il più piccolo elemento che compone la materia, bensì la materia è composta da energia.
Questa energia ci rende tutti connessi con tutto ed è interscambiabile. Cioè ci scambiamo energia uno con l’altro.
Questo aspetto di non poco conto crea un contesto nel quale non ci si può mai considerare isolati, perchè emaniamo ed assorbiamo energia.
Ciò che assorbiamo ed emaniamo può avere effetti positivi o negativi sul nostro corpo e, di conseguenza, sulla nostra vita.
Siamo conduttori di energia, che fluisce attraverso i meridiani e si espande al nostro esterno.
Nel Kung Fu si chiama Ch’i ed è un elemento fondamentale che deve essere gestito in ogni movimento, tecnica o forma che si esegue.
La comprensione dei principi fondamentali del Kung Fu passa attraverso la comprensione e la gestione del Ch’i.
E’ il punto di partenza per differenziare un tecnica marziale da un qualunque movimento ginnico, oppure per acquisire la padronanza del proprio equilibrio fisico e
della propria serenità mentale.
Per esprimersi al meglio nelle arti marziali e nella vita è necessaria la serenità.
La serenità è un’attitudine e il suo conseguimento passa per la capacità di gestire la propria energia.
Ecco perchè ho dedicato questi primi capitoli al concetto di energia. Perchè costituisce le fondamenta sulle quali costruire.
Oggi facciamo riassumiamo i concetti espressi nei capitoli precedenti. Ritengo sia utile farlo in quanto l’argomento trattato non è molto razionale e quindi di più difficile “digestione” per chi come noi occidentali vive ogni giorno di concetti molto pragmatici con poca attitudine ad accettare elementi più “spirituali” come parte integrante della propria vita.
E’ bene specificare che con il termine “spirituali” non si intende nulla di religioso, bensì è da leggersi come l’espressione della nostra parte mentale, istintiva, naturale, yin.
In effetti dal primo capitolo fino ad ora è stato espresso un solo, ma non semplice concetto: siamo energia. Siamo costituiti da qualcosa che esula dalla fisicità che siamo abituati ad identificare come “noi stessi”.
Tutto l’universo è composto da energia. Anche gli atomi, come spiegato dalla fisica quantistica, sono composti di energia e quindi l’atomo non è il più piccolo elemento che compone la materia, bensì la materia è composta da energia.
Questa energia ci rende tutti connessi con tutto ed è interscambiabile. Cioè ci scambiamo energia uno con l’altro.
Questo aspetto di non poco conto crea un contesto nel quale non ci si può mai considerare isolati, perchè emaniamo ed assorbiamo energia.
Ciò che assorbiamo ed emaniamo può avere effetti positivi o negativi sul nostro corpo e, di conseguenza, sulla nostra vita.
Siamo conduttori di energia, che fluisce attraverso i meridiani e si espande al nostro esterno.
Nel Kung Fu si chiama Ch’i ed è un elemento fondamentale che deve essere gestito in ogni movimento, tecnica o forma che si esegue.
La comprensione dei principi fondamentali del Kung Fu passa attraverso la comprensione e la gestione del Ch’i.
E’ il punto di partenza per differenziare un tecnica marziale da un qualunque movimento ginnico, oppure per acquisire la padronanza del proprio equilibrio fisico e
della propria serenità mentale.
Per esprimersi al meglio nelle arti marziali e nella vita è necessaria la serenità.
La serenità è un’attitudine e il suo conseguimento passa per la capacità di gestire la propria energia.
Ecco perchè ho dedicato questi primi capitoli al concetto di energia. Perchè costituisce le fondamenta sulle quali costruire.
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