Siamo ad un nuovo appuntamento con Vivere di Kung Fu, la rubrica che parla di Kung Fu applicato alla vita quotidiana.
La scorsa settimana abbiamo parlato dell’interpretazione e di come la stessa realtà può avere sembianza diverse, una per ogni paio di occhi che la guardano.
Sulla base di tali concetti oggi parliamo di un argomento che è fulcro del Kung Fu, ma soprattutto dell’evoluzione di ognuno di noi: l’apprendimento.
Imparare. Una parola semplice che si sente pronunciare spesso, ma che nasconde un implicazione enorme: l’evoluzione sotto forma di cambiamento.
Da quando veniamo al mondo cominciamo ad imparare; imparando cresciamo e di conseguenza cambiamo. Stessa cosa per il Kung Fu dove con l’apprendimento da novizi praticanti, ci trasformiamo in artisti marziali e poi in maestri e poi dobbiamo ricominciare ad imparare (come dicevo ieri nel post 5 cose che un maestro di Kung Fu deve saper fare).
L’importanza di imparare è nota e ovvia, tuttavia molto spesso, arrivati ad un certo punto della propria vita, si decide che non è più un’esigenza, che ormai ciò che si doveva imparare si è imparato, o che data l’età ormai non si impara/cambia più.
Niente di più falso.
Il cervello è l’unico muscolo del corpo umano che se allenato con il tempo ringiovanisce, gli altri muscoli con opportuni esercizi possono mantenersi tonici ma non ringiovaniscono … il cervello si.
Nella vita di tutti i giorni, come nel Kung Fu, imparare è un’attitudine, che va sviluppata e allenata. Il desiderio di arricchirsi ogni giorno con qualcosa di nuovo è un pregio che ogni persona può avere. La curiosità è sintomo di acume, di intelligenza e di forza.
L’abile artista marziale è dotato di intelligenza viva che gli consente di comprendere e superare i propri limiti.
Spesso si tende a fare delle conoscenze la propria zona di comfort e si teme di ammettere di non sapere, soprattutto quando si è maestri di Kung Fu, perchè il non sapere è vissuto come una mancanza, un limite. Ma se l’artista marziale, così come l’uomo o la donna, sono dotati di intelligenza viva potranno superare tale limite vivendo la mancanza come uno stimolo che porterà ad imparare e quindi ad allargare la zona di comfort.
È un appunto che tutti i maestri di Kung Fu (e di arti marziali in genere) dovrebbero prendere. “Non aver paura di non sapere, avere voglia di imparare“.

3 risposte
Umiltà è la parola giusta per imparare! Molto spesso (soprattutto gli insegnanti) ci si prende troppo sul serio. Ricordiamoci che in serenità si impara 1000 volte di +, che stando attenti a non prendersi lo schiaffo dall’allievo per non dare l’impressione di uno scarso insegnante.
Ciao Alex