Vivere di Kung Fu – capitolo 20 – il respiro

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Continua la rubrica del venerdì Vivere di Kung Fu.
Dopo il capitolo 19 dedicato alla sensibilità oggi ci occupiamo di una pratica fondamentale nel Kung Fu, ma in generale nella vita: la respirazione.
Sembra quasi una banalità affermare che la respirazione è importante, in quanto senza non si potrebbe esistere. Tuttavia l’attenzione non deve essere posta sul fatto di respirare, bensì sul modo in cui si respira.
Il respiro è il metro ed il metronomo dello stato d’animo. La respirazione si modifica con il variare delle emozioni.
Chiunque di noi è consapevole del fatto che una persona tranquilla, calma, mantiene una respirazione diversa da una persona agitata o spaventata.
La gestione del respiro si traduce quasi simultaneamente nella consapevolezza delle emozioni e, di conseguenza, nella gestione delle situazioni, anche le più complesse. Se nel momento di difficoltà, o di disequilibrio, si porta l’attenzione sul respiro si ottiene una regolazione dello stesso quasi in automatico. Infatti, concentrarsi sulla respirazione causa un istintivo ri-equilibrio dello stesso.
È una cosa sperimentabile: in una situazione di agitazione, o ansia, o alterazione, etc. se si riesce a rendersi conto del momento e si pensa alla respirazione si può constatare come si instauri immediatamente un “principio di calma”.

Quasi ovvio sottolineare l’importanza che viene data alla respirezione nell’ambito del Kung Fu. Dall’esecuzione delle forme, al qi gong, alla meditazione, il respiro è il fulcro della questione.
Anche nei principi della difesa personale e dell’IMS esiste il concetto di conservazione dell’energia, la cui applicazione coinvolge la capacità di mantenere una respirazione equilibrata.

Respirare è una di quelle cose che fisiologicamente diamo per scontato, ma che possono incrementare il nostro benessere fisico, mentale ed energetico se godono delle nostre attenzioni, in quanto ricche di sfumature che fanno la differenza. Basta pensare al fatto che esistono vari tipi di respirazione, ad esempio esiste la respirazione che possiamo definire “alta”, cioè effettuata con i polmoni e quella che possiamo chiamare “bassa”, cioè addominale. Esiste la respirazione che coinvolge polmoni e addominali. Nel canto, ad esempio, si insegna la respirazione addominale.

Potremmo dire che per Vivere di Kung Fu, dobbiamo respirare Kung Fu.

3 risposte

  1. E vogliamo parlare della respirazione sotto un punto di vista meramente biologico?
    Respirare correttamente vuol dire fornire un regolare apporto di ossigeno, favorendo dunque la respirazione cellulare che produce,al termine del ciclo, l’energia necessaria al lavoro che la cellula stessa deve svolgere.
    Ho sperimentato che respirando correttamente, durante le sessioni di allenamento, adattandomi al ritmo degli esercizi, mi rendo conto che “risparmio” un sacco di energia in più. Risultato? “Resisto” molto più a lungo.
    Comprendere i meccanismi della respirazione dev’essere un punto fondamentale per il proprio sviluppo sportivo 🙂

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