Vivere di Kung Fu – capitolo 19 – sensibilità

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Prosegue la rubrica del venerdì vivere di Kung Fu.
Nel precedente capitolo abbiamo parlato della pressione, intesa come costante determinatezza nella scelta e nell’attuazione delle azioni che ci consentano di ottenere i risultati.
Per applicare tale principio è tuttavia necessario saper riconoscere e valutare le situazioni che quotidianamente si affrontano; è necessario cioè essere dotati di sensibilità.

Sensibilità: la facoltà, propria degli organismi animali, di percepire gli stimoli esterni o interni mediante le strutture sensoriali e sensitive.

L’abilità di percepire e riconoscere gli stimoli ai quali si è sottoposti è fondamentale per gestire a proprio vantaggio qualunque situazione ci si trovi ad affrontare.
Durante l’esecuzione di una forma di Kung Fu, ad esempio, è importante identificare la correttezza delle posizioni di base, del ritmo, dell’interpretazione dello stile.
L’unico modo di farlo è sentire il proprio corpo, inteso come fisico, mente ed energia.
Allo stesso modo quando nella vita di tutti i giorni si affrontano le piccole sfide lanciate dal lavoro, dalle relazioni interpersonali e dal rapporto con se stessi è fondamentale comprendere il legame tra circostanza ed emozioni per riuscire ad individuare eventuali attacchi in modo da permetterne il flusso all’esterno rendendoli inefficaci.
E’ una predisposizione che si acquisisce con l’allenamento costante e migliora con l’esperienza.

Essere sensibili è spesso confuso con l’essere fragili. Tutt’altro.
La sensibilità è un’attitudine a percepire in profondità gli eventi e può rappresentare una debolezza solo se non si sanno riconoscere e gestire le emozioni che ne derivano. Diversamente rappresenta la marcia in più che consente di restare sulla via della serenità personale.
Essere abili a determinare la natura delle emozioni che si provano assieme all’esperienza, intesa come conoscenza di tecniche o metodi per gestire tali emozioni, consente di non perdere il controllo e la calma. In questo modo i pensieri saranno più fluidi e positivi e i problemi risolti più facilmente, senza lasciare segni profondi che spesso si trasformano in patologie.

Nell’ambito del Wing Chun e dell’IMS la sensibilità è una dote necessaria, un principio, acquisito con innumerevoli sessioni di allenamento. Essere sensibili, cioè essere in grado di percepire ed interpretare la pressione o la spinta dell’avversario è ciò che consente di cedere attivamente, far perdere il centro all’avversario stesso e creare lo spazio per entrare. Tutto sembra tranne che debolezza!

2 risposte

  1. Ciao..mi sono appena itrictsa..ho scaricato ed ascoltato la medit.guidata,voglio dirvi kee8 stato davvero molto rilassante e,pur essendo 1 esercizio di base ,mi ha fatto immediatamente scendere molto in profondite0.Da vari anni seguo,in vari modi e con frequenti discontinuite0 dovute allo stato fisico,questo sentiero di (spero!!) crescita;oggi ho incontrato il vostro blog e mi e8 piaciuto,,nn l’ho ancora esplorato tutto ma quello ke ho trovato finora e8 decisamente interessante e mi piace molto il modo in cui e8 proposto. Vi ringrazio di cuore x la disponibilite0 e l’impegno ke ho trovato..e8 1 incontro gradevole ke credo e spero dare0 buoni frutti. Un saluto,se posso,affettuoso.. Liviana

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