uomo di legno. A cosa serve?

ip man uomo di legno

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ip man uomo di legnoL´altro giorno stavo facendo una lezione ad una mia allieva. Stavamo guardando qualche tecnica dipica del Wing Chun e del Jeet Kune Do al famoso uomo di legno, in cinese cantonese Mook Yan Chong. Ad un certo punto lei mi dice: <<Si, beh, peró alcuni miei amici dicono che è facile combattere contro un uomo di legno inanimato, che non puó rispondere e non puó attaccare, e mi prendono in giro dicendomi che se mi attaccassero loro non sembrerei poi cosí brava>>.

bruce lee uomo di legnoEccoci qui: siamo di nuovo di fronte ad una grande ingenuitá del profano che confonde le arti marziali con le botte. Intendiamoci: non sono per nulla uno di quegli insegnanti che si nasconde dietro forme, principi energetici e iper-teorici per non testare un´efficacia a dir poco problematica del proprio metodo. Anzi: ho una vera ossessione per la dimostrazione empirica di principi e adattamenti. Non bisogna però confondere le arti marziali applicate con lo studio delle arti marziali, proprio come non bisogna confondere le scienze applicate con le scienze.

jackie chan uomo di legnoPerché nessuno dice ad un pugile che è assurdo prendere a pugni un sacco, dato che quest’ultimo non può rispondere? Non è un oggetto inanimato che si lascia colpire? E perché nessuno dice ad un thaiboxer che è inutile far finta di combattere contro sé stesso di fronte ad uno specchio, dato che è perfettamente consapevole di ciò che farà la nostra immagine riflessa? Non si tratta mica dell’ombra di Peter Pan, autonoma e ben più, pericolosamente, nomade.

ip man uomo di legnoPrima di provare a rispondere alle domande precedenti riassumiamo brevemente di cosa stiamo parlando. Proprio per i profani, l’uomo di legno del Kung Fu è quell’attrezzo che richiama in qualche modo la figura umana, con tanto di braccia e gambe. Costruito a grandezza naturale permette di allenarsi come se avessimo di fronte a noi una persona con gli arti protesi verso di noi, a simulare alcuni colpi.

I principali stili di Kung Fu che utilizzano l’uomo di legno sono sostanzialmente tre, tutti originari di Hong Kong e quindi del Sud della Cina.
Il più famoso è sicuramente il Wing Chun, lo stile dell’Eterna Primavera. Il Wing Chun ha reso immortale ed affascinante l’allenamento al manichino di legno. Sono ben note le sessioni di allenamento che Bruce Lee vi faceva e famosissimo è il video del suo maestro Ip Man in cui mostra un Tao Lu sull’attrezzo. Il Wing Chun, infatti, ha nel programma di studio proprio una forma codificata dedicata all’uomo di legno.

Un altro stile che usa quest’attrezzo è il Choy Li Fut, nato dalla fusione degli stili dei maestri Choy, Li e Fut. Mentre però l’uomo di legno del Wing Chun ha le braccia fisse, quello del Choy ne possiede una mobile, che consente di applicare alcune tecniche tipiche dello stile. Il Wing Chun è infatti uno stile sulla cortissima distanza, mentre il Choy Li Fut usa posizioni anche molto lunghe ed aperte. Il braccio mobile è quello più in alto, utile per provare le tecniche più lunghe.

C’è poi un uomo di legno senza braccia: quello dell’Hung gar Kuen. Lo stile della tigre e della gru usa il manichino per colpire il tronco con avambracci, tibie, nocche e palmi in modo da fortificarli. L’obiettivo è quindi quello di abituare il corpo a ricevere traumi attraverso un allenamento chiamato <<condizionamento>>, che agisce sulle ossa in modo da rafforzarle. Si tratta, insomma, né più né meno di un tronco d’albero in posizione verticale. Ricorda insomma il Makiwara usato nel Karate giapponese, anche se spesso i praticanti di Hung Gar si avventurano a provare le tecniche sul Mook Yan Chong del fratello Wing Chun.

Questi sono gli stili più importanti nei quali è utilizzato questo genere di allenamento. Ma a cosa serve prendere a botte un Pinocchio inanimato?

Condizionamento

uomo di legno long weiCome accennato prima, rinforzare le ossa delle braccia ed abituarsi alla sensazione che si prova quando si riceve un colpo sulla guardia è fondamentale. Non dimentichiamo che i praticanti thailandesi di Muay Thai si allenano a colpire gli alberi con le tibie in modo da rendere i loro low kick devastanti per le gambe degli avversari. A loro, però, nessuno va a dire che picchiare l’albero non ha senso perché quest’ultimo non risponde.

Angoli e tecnica

uomo di legnoIl Kung Fu è un’arte difficile e forse per questo meravigliosa. Allenare le tecniche all’uomo di legno permette di affinare la qualità del proprio movimento, gli angoli giusti dei vari segmenti corporei, le articolazioni, i trapping. È ovvio che poi il tutto dovrà essere "trasferito" sull’avversario, ma l’adattamento fa parte della disciplina.

Sensibilità

Quando tocchi l’uomo di legno, lui tocca te. Sembra una frase scritta su un libro di aforismi Zen, ma è proprio così. Adattamento, si è detto. Il Mook Yan Chong del Wing Chun non è completamente fisso: ha un po’ di "gioco" per cui quando viene colpito si muove. Le braccia "ballano" nei loro incastri ed il corpo scivola un po´ sull’intelaiatura. Tutto questo ti permette di capire quanto forte stai colpendo l’attrezzo e ti restituisce la sensazione della tua stessa forza, della pressione che stai mettendo, della tua fluidità. Riuscire ad "accarezzare" l’uomo di legno, a girargli intorno senza perdere il contatto, a far uscire il giusto "suono" dalle braccia colpite è già un allenamento alla sensibilità, seppur senza lo stimolo dell’ avversario.

In solitaria

Tra le altre cose, il Mook Yan Chong è un’ottima alternativa per chi vuole allenarsi ma non ha a disposizione costantemente un compagno. Proprio come il sacco, lo specchio, la pera veloce e la palla elastica nel pugilato. Un ottimo modo per non perdere tempo e migliorare senza la scusa <<Eh, non c’è nessuno quindi niente allenamento>>.

In definitiva, non bisogna confondere il fine con i mezzi. Il fine, l’obiettivo delle arti marziali è il combattimento e la difesa personale, certo. I mezzi possono essere tanti: il sacco, lo specchio… e l’uomo di legno. Se il profano confonde il dito con la luna, lasciatelo pure parlare: ma anch’egli, per farlo, a suo tempo dovette imparare prima l’alfabeto.

6 risposte

  1. Articolo molto interessante su di uno strumento estremame utile che aiuta tanto sotto più aspetti…..

  2. Ma i fisioterapisti che conosco mi dicono he picchiare l’omino di legno fa male agli arti e alle articolazioni… sarà vero?

    1. Le arti marziali non esisterebbero per i fisioterapisti, alcune più di altre ma contengono tutte allenamenti in parte traumatici. D’altronde prepararsi ad un combattimento o anche solo condizionarsi nel rispetto delle prescrizioni dei fisioterapisti sarebbe problematico. Si può utilizzare metodo e buon senso per arrivare ai giusti compromessi. Come dice il mio maestro “Non esiste movimento sbagliato ma uno sbagliato adattamento a quel movimento”. Gradualità, giusta progressione e recupero.

  3. Mi permetto alcune precisazioni: il Wing Chun non è originario di Hong Kong e l’uomo di legno originariamente aveva il tronco piantato nel terreno quindi privo di gioco se non nelle braccia, è stato adattato in seguito per esigenze d’appartamento.

  4. Mi piacerebbe molto imparare il win chung ma x una cosa personale mia ….allenamento …ma qui costa tutto…..

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