Tao Te Ching – Capitolo 57

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tao te ching lao tzuNon opporre forza alla forza. Quante volte nell’ambito del Kung Fu sentiamo dire questa frase? Meglio adattarsi al flusso “come l’acqua” (altra frase che entra di diritto nella top ten degli aforismi più usati nel Kung Fu), seguire la natura. È uno dei principi del Tao Te Ching: <<Governa la nazione seguendo la natura>> dice Lao Tzu. <<Conquista il mondo senza imporre nulla>>. Un principio che i maestri di Kung Fu dovrebbero sposare.
Anche se visto come “elemento filosofico”, in realtà il Tao Te Ching si propone di risolvere problematiche concrete, tra le quali l’arte del governare. Lo fa con un punto di vista abbastanza semplice: se l’universo è regolamentato senza interferenza, se la natura segue il suo corso, così dovrebbe fare il governante a capo un popolo e scegliere di guidarlo senza interferire, senza la bramosia di controllarlo. Lao Tzu afferma che il governante deve porsi “al di sotto” del popolo.

pai meiSe al maestro di Kung Fu diamo le sembianze del governante ed agli allievi assegnamo il ruolo di popolo è semplice ritrovarsi ad analizzare il rapporto insegnante-studenti e affermare che il maestro dovrebbe spogliarsi di molti atteggiamenti di “superiorità” che spesso assume e lasciare libero ogni singolo allievo di decidere se e come seguirlo e soprattutto di essere allievo anche di altri insegnanti. Dimostrerebbe così di essere un leader, capace di farsi apprezzare e sicuro delle proprie abilità. Lao Tzu affermava che il buon governante è prima di tutto una persona fuori dal comune, illuminata, naturalmente un passo sopra la media.
Bisogna ricordarsi che non posso decidere di essere un leader, sono gli altri prendono tale decisione per me…

Il capitolo del Tao Te Ching di oggi.

Governa la nazione seguendo la natura.
Combatti la guerra con mosse inattese,
conquista il mondo senza imporre nulla.

Come so che è così? Osservando queste cose:
più proibizioni ci sono,
più il popolo diventa povero.
Più armi ci sono,
più le cose vanno male.
Più astuzie e furberie ci sono,
più si fanno follie.
Più leggi ci sono,
più si moltiplicano i furfanti.

Quindi il saggio dice:
io pratico la non-azione
e il popolo si trasforma da sé.
Io mi mantengo tranquillo
e il popolo fa naturalmente ciò che è giusto.
Io non interferisco
e il popolo prospera spontaneamente.
Io non nutro desideri
e il popolo ritorna alla semplicità.

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