Tao Te Ching – Capitolo 53

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A differenza di altre religioni, in primis quella cattolica, il Taoismo ammette tra i suoi principi concetti relativi all’arte del governare. Siamo soliti associare questo verbo, governare, a qualcosa che può essere ricondotto al tema del controllo. A partire dalla religione cattolica, ricca di dogmi sul cosa è giusto fare e cosa invece si deve evitare se si desidera salvare la propria anima, arrivando agli aspetti prettamente politici del termine, per i quali il governo è un insieme di persone (nel nostro paese sicuramente mal visti) che dettano le regole che tutto il resto della popolazione deve osservare, l’arte del governare è sinonimo di arte di comandare.
Comandare. v.tr. [aus. avere] 1 dare ordini, imporre con autorità la propria volontà, le proprie decisioni a qualcuno; esercitare un comando […] (da www.sapere.it).
Nel Tao Te Ching, invece governare è un’attitudine propria soltanto delle persone sagge. Soltanto chi segue la via del Tao è in grado di governare, perchè prima di tutto sa “regolare” se stesso. In questo contesto il termine è sinonimo di accudire, provvedere … una bella differenza …
Per Lao Tzu il re virtuoso è colui che non eccede nei privilegi, proprio perchè percorrendo la via del Tao è ben consapevole che il tutto si regge sull’equilibrio delle parti e legarsi al troppo significa tirare la coperta tutta da una parte lasciando ben poco dall’altro lato: se il re è ricco il popolo è povero.
Ciò che allontana il pensiero di Lao Tzu dalla demagogia è il fatto che il filosofo fondatore del Taoismo sostiene che la via giusta è anche la più semplice e naturale e che il mondo va diversamente perchè gli uomini preferiscono vie laterali a quella facile.
Viene da pensare l’esatto contrario: è praticamente ovvio che chi occupa posizioni di potere tenda quasi geneticamente ad arricchirsi più facilmente di quanto potrebbe fare se non rivestisse la carica di governante. Tuttavia già solo il fatto che questa idea, il re ricco e il popolo povero, in qualche modo stoni con la coscienza, che sembri sbagliata alla base, conferma che Lao Tzu centra il punto in profondità.
Mi viene da dire che, nel nostro paese (ma in generale nel mondo), in questo momento storico, si sente forte la mancanza dell’applicazione dei principi del Tao Te Ching.

Il capitolo del Tao Te Ching di oggi.

Poichè ho poca sapienza,
ho scelto di seguire la grande via del Tao
e di temere soltanto di allontanarmi da essa.

La grande via è piena e facile
ma alcuni preferiscono vie laterali.

Quando il palazzo del re è pieno di tesori,
i campi del popolo sono pieni di erbacce
e i granai sono vuoti.
Se il re indossa festi sfarzose,
se la sua casa è piena di armi,
se la sua tavola è colma di cibi
e di bevande esotiche,
e se ognuno vede che egli ha più ricchezza di quelle che può usare,
allora il sovrano è un ladro e un malfattore:
egli non segue la via del Tao.

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