Tao Te Ching – Capitolo 49

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Le azioni umane sono spesso condizionate da una serie di valutazioni che mettono sul piatto della bilancia pro e contro. Si tende ad avere atteggiamenti positivi con chi si ritiene possa a sua volta riservarci lo stesso bene, così come, viceversa, si spende negatività verso chi si pensa possa buttarci addosso la propria negatività. “Perchè dovrei fare un favore a chi favori non me ne ha mai fatti?“, “… mi ha fatto un torto e si merita un torto da parte mia … occhio per occhio!“.
Negativo contro negativo, forza contro forza. Quante volte nel mondo del Kung Fu si sente professare che alla forza bisogna contrapporre morbidezza?
Questo capitolo del Tao Te Ching illustra come il comportamento umano si guidato spesso e volentieri dalla paura. La paura di essere traditi, truffati, raggirati, delusi, etc. E allora è meglio mettersi al sicuro, prepararsi al peggio e non fidarsi, non concedere, non aprirsi.
Tuttavia Lao Tzu ci dice che il saggio (che vive felice) è colui che riesce ad astrarre dalla paura e donare senza pensare a ciò che si può o che si dovrebbe (secondo la propria opinione) ricevere. Allora il saggio è buono con tutti, indipendentemente dalla bontà delle persone; si fida, indipendentemente dai pregiudizi e dai timori. Si preoccupa degli altri e diventa un punto di riferimento.
Indubbiamente ci vuole talento. Non è semplice donarsi e abbandonare le paure. Ci vuole impegno a convincersi che il positivo chiama positivo e ovviamente, viceversa, negativo attrae negativo. Ma è una legge universale (fisica, scientifica ed energetica), si chiama legge dell’attrazione e vale per tutti, “credenti” o no.
È difficile applicarsi alla saggezza anche perchè solitamente “chi ha il sospetto, ha il difetto“: colui che tiene un atteggiamento negativo verso gli altri teme che gli altri adottino un atteggiamento negativo nei suoi confronti e corre ai ripari ancora prima che inizi a piovere e così facendo non si gode mai il sole.

Il capitolo del Tao Te Ching di oggi.

Il saggio non ha una mente rigida:
egli è capace di mettersi nei panni altrui.

Il saggio è buono con i buoni,
ma è buono anche con i cattivi:
questa è la vera bontà.

Egli si fida dei sinceri,
ma si fida anche dei non sinceri:
questa è la vera fiducia.

Il saggio si preoccupa degli uomini
e li assiste.
Gli uomini gli confidano idee e problemi
ed egli li guida coma bambini.

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