Tao Te Ching – Capitolo 37

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Il fatto che siamo tutti parte di un tutto è un concetto espresso più volte (non solo in questo blog) e che sempre più spesso si sente ripetuto in diversi campi e discipline.
Non credo sia un concetto difficoltoso da intuire o accettare, tuttavia spesso risulta una via impervia da percorrere, un’esperienza difficile da sperimentare.
Siamo abituati, mi viene quasi da dire “addestrati”, all’autosabotaggio … Specie nella nostra società indubbiamente a sfumature cattoliche ci è stato insegnato che ogni cosa che può essere ambita, ogni desiderio, si porta dietro una grossa difficoltà di realizzazione. Se una cosa è semplice significa che ha poco valore. Quante volte avete sentito la frase <<Se fosse così semplice … lo farebbero tutti!>>.
Ci sorprendiamo così salmoni intenti a nuotare contro corrente nel tentativo di risalire il fiume verso i nostri traguardi, ma senza rendercene conto, ci allontaniamo dalla metà.

Lao Tzu ci dice che invece il Tao compie tutto senza agire e che se ci si lascia trasportare ogni cosa si sviluppa da sola. Non significa certo che non si debba compiere alcuna azione e non impegnarsi in nulla, anzi, tutt’altro, azione, impegno e fiducia sono alla base della vittoria. L’avevo anche sostenuto parlando dell‘importanza delle competizioni nel Kung Fu.
Ciò che credo sia necessario fare sia cambiare l’attitudine mentale con cui ci si affaccia alle proprie sfide, puntando l’attenzione sull’obbiettivo più che sugli ostacoli e adottando la consapevolezza che il fiume vada percorso e non risalito, perchè in ogni istante siamo davanti ad una scelta: credere o non credere. Qualunque sia la strada che si decide di percorrere il Tao segue la sua evoluzione e ci ritroveremo ad avere ragione, sia se crediamo di vincere, sia se crediamo di pedere.

Il capitolo del Tao Te Ching di oggi.

Il Tao eterno non agisce,
eppure non c’è niente che non compia.
Se ci si attiene a esso, ogni cosa si sviluppa da sola.

Quando, nel processo di trasformazione,
ti nascono desideri, calmali con la semplicità senza nome.
Quando i desideri si dissolvono nell’essenza primaria,
spontaneamente nascono pace e armonia
e il mondo si ordina da solo.

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