Tao Te Ching – Capitolo 27

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Tao Te Ching

<<Che cos’è l’uomo buono se non un maestro per l’uomo cattivo?>>. Quante volte ci impegnamo a giudicare ciò che intorno a noi non è come dovrebbe? O meglio … come noi lo vorremmo.
Un gesto così consueto e che spesso passa inosservato, come una prassi comune alla quale non solo siamo abituati, ma alla quale attingiamo molte volte come sollievo dei nostri mali. Ci lamentiamo per ciò che non va. Quante volte al giorno lo facciamo e lo vediamo fare?
Ma Lao Tzu, nel capitolo 27 del Tao Te Ching, ci dice che nulla può essere fatto se prima non ci si assume le proprie responsabilità.
Prima di concentrarsi su ciò che non è come si desidera si dovrebbe essere certi di aver fatto tutto il possibile affinchè si possano realizzare i propri desideri.
Il buon corridore non lascia tracce e il buon parlatore non fa sbagli. Il maestro salva tutti e non abbandona nessuno. Se si segue l’insegnamento essenziale del Tao non ci sarà bisogno di lamentarsi.

Il capitolo del Tao Te Ching di oggi.

Un buon corridore non lascia tracce,
un buon parlatore non fa sbagli,
un buon pianificatore non ha schemi.
La miglior serratura non ha chiavistelli e nessuno può aprirla.
Il miglior nodo non usa corde e nessuno può scioglierlo.

Perciò il maestro è sempre pronto a salvare la gente
e non abbandona nessuno;
è sempre pronto a salvare le cose e non spreca niente.
Questo si definisce <<seguire la luce>>.

Che cos’è l’uomo buono se non un maestro per il cattivo?
Che cos’è l’uomo cattivo se non un’accusa per l’uomo buono?
Non importa quanto tu sia intelligente se non onori i tuoi maestri e non ti assumi le tue responsabilità.
Questo è l’insegnamento essenziale del Tao.

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