Proseguiamo lo studio del Tao Te Ching, come ogni martedì.
Il libro di Lao Tzu è da sempre di ispirazione per gli assidui praticanti e studiosi di Kung Fu. È tradotto come “il Libro della via della virtù” ed è uno dei libri maggiormente letti al mondo.
In questo capitolo Lao Tzu invita a liberarsi dai quei vincoli autogenerati che limitano l’essere se stessi. In effetti spesso le rigide regole di condotta che seguiamo senza sapere davvero il perché sono una gabbia per l’anima, per il desiderio di espressione e creatività.
È come rinchiudere il proprio Kung Fu nel perimetro di uno stile senza concedergli la possibilità di evolvere al di là delle regole dettate dai “Vecchi Maestri Cinesi” chissà quanti anni fa. Concedersi il lusso di sperimentare e crescere senza limiti, se non quello del rispetto del pensiero altrui, non può che essere un toccasana per il proprio Kung Fu e per la vita. Non a caso Bruce diceva <<Nessun limite come unico limite>>…
Il capitolo del Tao Te Ching di oggi
Abbandona la religiosità e il sapere,
e il popolo ne beneficerà cento volte.
Elimina la moralità e le rettitudine,
e il popolo tornerà all’amore naturale.
Abolisci la scaltrezza e il profitto,
e non ci saranno né ladri né banditi.
È vero che ci sono le cose esterne,
ma ciò che è più importante succede all’interno:
attieniti a ciò che è essenziale,
afferrati a ciò che è semplice,
liberati dell’egocentrismo,
modera i desideri.