Come ogni martedì ci occupiamo di un capitlo del Tao Te Ching uno dei libri che non può mancare nella libreria di un artista marziale.
Il capitolo di oggi spiega il Tao come qualcosa che si può comprendere se si va oltre i limiti dei cinque sensi e si inizia a ragionare in termini di energia. È qualcosa che arriva da canali differenti da quelli che abitualmente utiliziamo per comunicare con il mondo circostante. Non si vede, non si sente, non si può toccare … si può solo percepire. Si può comprendere se si impara che l’origine di tutto ciò che riusciamo a captare con i nostri cinque sensi è sempre l’energia, della quale tutto è costituito, compresi gli esseri umani.
Il capitolo del Tao Te Ching di oggi
Guardato ma non visto,
udito ma non ascoltato,
toccato ma non afferrato,
senza forma, senza suono, intangibile:
il Tao resiste all’analisi
e sfida la comprensione.
Il suo sorgere non dà luce,
il suo tramontare non dà buio.
Innominabile, ininterrotto,
continuamente emergente
e continuamente ricadente dal nulla,
è forma informe, immagine invisibile,
mistero elusivo, evasivo, inimmaginabile.
Vagli incontro e non ne vedrai il davanti.
Seguilo e non ne vedrai il didietro.
Percepisci il suo antico cuore sottile
e diventerai maestro del presente.
Conosci ciò che era prima del tempo
e possiederai l’inizio della saggezza.
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