Continua l’appuntamento del martedì con lo studio del Tao Te Ching.
Il titolo Tao Te Ching è di difficile traduzione in italiano, perchè non esiste un termine equivalente per “Tao“. Può essere adottata la definizione “la via“, ma non è comunque completa come traduzione. “Te” può essere tradotto come “virtù“, o “bontà“, mentre per “Ching” può essere assunto il termine “Libro“.
In questo senso, anche se in modo un pò approssimativo, Tao Te Ching si può intendere come “il libro della via virtuosa“, o “il libro della via e della virtù“.
Il capitolo di oggi è quasi un inno alla capacità di elevarsi di grado, di divenire una maestro, nella vita, nelle azioni e nella mente. Essere al di sopra di vincoli autoimposti dettati dalle priorità che spesso e soprattutto nella nostra società occidentale sono basati su valori non proprio “interni”.
Di questo capitolo mi piace l’idea di purificare la visione interiore per arrivare a capire di più di ciò che normalmente siamo in grado di vedere.
Il capitolo di oggi del Tao Te Ching
Puoi condurre spirito e corpo all’unità
e non separarti da essa?
Puoi padroneggiare il respiro finché il tuo essere
sia flessibile come il corpo di un infante?
Puoi purificare la tua visione interiore
fino a vedere il cielo in ogni direzione?
Puoi amare il popolo e governarlo
senza connivenze e manipolazioni?
Puoi sostenere i figli del cielo in tutto ciò
che fai e sei?
Puoi dare alla saggezza del cuore la precedenza
sulla comprensione della mente?
Far nascere,
nutrire la vita,
modellare le cose senza possederle,
servire senza attendersi ricompensa,
guidare senza dominare:
queste sono le profonde virtù della natura
e le migliori azioni.
Una risposta
Elevare la nostra consapevolezza al di sopra delle false priorità che mortificano l’ esistenza e che portano al depauperamento della nostra forza vitale . Liberarsi e verificarsi dagli idoli e dalle scorie meccanicistiche che ci sviano dalla retta comprensione di l’ che ci circonda .