E il Tao ripensó lo Yin e lo Yang:
Il giorno in cui Zeus da invidia fu mosso
l´ om da uno fa due, come fosse un pomo.
Il Tao: una crociata, ricerca dell´uomo
dell´altra metá con ansioso passo.
Com quando tu sali in cima a colonna
per mirar lontano, ansioso di scorger,
poi fissi il trovato, chè non vuoi più perder
il Tao nella mente figura di donna.
Figura di guerra: Penelope ed Elena
da Itaca a Troia l´om fecer guerriero
con arti marziali, spade, armi e un destriero
per secoli parve valerne la pena.
Poi Plato raccolse, per dir di Aristofane
che in suo Simposio narró quel bel mito
e che nella piaga mise mano e dito
scovando nel cor de l´om, erotomane.
Fu inizio di sfide e gran combattimenti
di lacrime e gioie, angosce e visione:
Beatrice e poi Laura e Werther il giovane
chi vince e chi perde. Atroci i tormenti.
E poi tradimenti e crudeli menzogne
e stronzi e puttane e Ceschi e Rebecche
dolor di sentirsi cadaveri in sacche
miglior del dolor di simili agogne.
E crebbero gli asti per i molti secoli,
volgari dettami sui carri di buoi
quand´anche i tormenti, di solito i tuoi
smovevan il cor e no´l pene dei popoli.
Le genti sfidavan le genti a duello
e´l maschio s´accorse bramar d´esse un alpha.
<<Morte a te, amico!>>: la solita solfa
di chi vuol, tra tutti, restar il più bello.
La donna è la norma: vietato virare.
Fu nell´ Etá Media un gran sacrilegio
amar un altr´om, richiedergli un bacio:
si rischiava il rogo o il farsi evirare.
Col conte vampiro che maledí il sangue
e che attraversó gli oceani del tempo
fu il tempo di guerre, diritti ed esempio
e di suffraggette col nastro che cingue.
Il voto e le gonne e la risalita
<<puoi ora far tutto e senza più inchini>>.
Persino il Kung Fu, scrive la Manzini,
puó e deve esser donna: l´avete sentita.
Le Amazzoni, Wonder, supereroina
con il pipistrello e l´uomo d´acciaio:
Diana il suo nome, anagramma gaio
della superdonna, lontana e vicina.
Per bocca di Plato ha parlato un Dyo,
lettore confuso or che parlo Yo,
lui che ci ha narrato di tutto l´avvyo.
Poi anche quell´altro, che fu sempre un Dyo,
ti tolse una costola dicendoti <<addyo>>
poi Shiva e Kali, tutto ‘sto parlyo
per l´ Alma Gemella trovar: <<Omiodyo!>>
La metá del pomo, per strana opinione,
dev´esser per forza di specie biologica
ugual alla tua: direbbe la logica
se´l mondo non fosse che sola ragione.
Ma visto che qui la voce ha lo sprole
di tal sentimenti, che esiston per uopo
lasciatemi l´arte giocar a parole
e il pomo smezzar con un mezzo lupo.