Cosa c´é di piú spettacolare, nel mondo dell´artificiale, della robotica?
Quale altra creazione dell´uomo è in grado di suscitare altrettanti "ooooooh" quanti quelli che vengono pronunciati di fronte ad un robot, perfetto insieme di circuiti che si muove ed interagisce con l´ambiente esterno tramite impulsi che riceve dallo stesso?
A partire dal primo robot, un automa flautista, inventato nel Settecento dal francese Jacques de Vaucanson, di passi in avanti la robotica ne ha fatti non pochi: alla soglia del ventunesimo secolo siamo arrivati ad avere i primi robot antropomorfi cosiddetti "da compagnia", per interagire con i bambini, intrattenere gli anziani ed affascinare gli appassionati.
Per non parlare di arti robotizzati per restituire i movimenti (e parte dell´indipendenza) a chi è rimasto mutilato o, in campo bellico, della realizzazione dei BigDog, robot a quattro zampe in grado di trasportare grossi pesi e marciare su qualsiasi tipo di terreno.
Bene, perché non impiegare qualche sforzo per programmare un robottino che pratichi Kung Fu?
Ci hanno pensato alcuni studenti universitari in Cina che, come riporta questo articolo de lastampa.it, in occasione di un concorso di Taiji hanno aggiunto alle capacità di ballo di due piccoli robot anche la padronanza di alcune movenze di questo stile interno, come potete vedere in questo video:
Ma non sono stati gli unici, né i primi.
Se questi due squadrati automi vi hanno incuriosito, sono certa che il prossimo vi conquisterà.
Lui è Nao, un robot umanoide prodotto dalla compagnia francese Aldebaran Robotics, programmato per essere praticamente autonomo in ogni movimento, compresa questa piccola sessione di Taiji:
Vi siete ritrovati nei movimenti? E nella posizione finale di relax?
Se ancora non avete pensato "lo voglio", guardatelo lavorare in gruppo con i suoi compagni robot in occasione della RoboCup del 2008 a Suzhou in Cina:
Ora ne volete uno come compagno di corso durante le lezioni, vero?
Allora vi lascio con un omaggio al "povero" QRIO, robot prodotto dalla Sony nel 2003 e dismesso tre anni più tardi, anch’esso un piccolo metallico marzialista:
"Oooooooh!"