Rematore a un manubrio. Esercizio prezioso per la schiena

rematore ad un manubrio

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rematore ad un manubrioAbbiamo giá visto in passato un´eccellente versione del rematore eseguita al TRX, un ottimo sistema di allenamento a corpo libero in palestra, a casa (si può vincolare alle porte di un qualsiasi civile abitazione) e anche all´aperto; mentre oggi invece vediamo la variante unilaterale con un manubrio, una dei metodi più facili di allenarsi in maniera efficace e versatile.

COME SI FA

Dopo un adeguato riscaldamento dei dorsali impugniamo un manubrio con la mano più debole – solitamente la sinistra – e cominciamo.
Esistono due diversi metodi di rematore a un manubrio. La prima versione prevede gambe leggermente divaricate e piegate – volendo se ne può avanzare una se vi trovate meglio – schiena meno inarcata possibile e la mano che non lavora come supporto appoggiata a una rastrelliera o ad una panca; mentre la seconda prevede l’uso di una panca disposta davanti a noi nel senso della sua lunghezza massima sulla quale poggeremo ginocchio e mano di supporto dal lato non allenato. Preferisco personalmente quest’ultima che ritengo più comoda, stabile e meno gravosa per la schiena quando il peso aumenta.

rematore ad un manubrioUn piccolo consiglio è quello di posizionare il ginocchio in maniera sicura ma più al lato opposto possibile rispetto a quello dove grava il carico.
La posizione di partenza prevede il braccio completamente disteso ed un’impugnatura neutra, a questo punto rimanendo congelati con il resto del corpo ed evitando slanci e movimenti strani con il bacino e la schiena, tiriamo verticalmente il peso contro il nostro busto.

rematore ad un manubrioIl gesto tecnico prevede al principio l’attivazione immediata e intenzionale dei dorsali per poi avere un riferimento importante nel nostro gomito che sfiorerà il nostro corpo comunicandoci la sensazione di un’esecuzione corretta fino a terminare nell’avvicinamento del manubrio al nostro torace. In quest’ultima fase lavoreranno anche i bicipiti che consiglio di scaldare.

Ritorniamo lentamente alla distensione dell’arto superiore in maniera progressiva e controllata fino a percepire una leggera trazione del muscolo per poi iniziare immediatamente la ripetizione successiva.

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