Nell´ultimo post sull´alimentazione si è parlato di una questione tanto attuale quanto controversa: la carne e la sua importanza sulla nostra tavola di occidentali.
Inizia a fare tendenza seguire una dieta bio, acquistare prodotti a km 0, diminuire il più possibile il nostro impatto sul pianeta, a partire anche dagli allevamenti intensivi, e di conseguenza sempre più persone si accostano ad un´alimentazione di tipo vegetariano o addirittura vegano.
Quali che siano le motivazioni che spingono ognuno a diminuire il consumo di carne nei pasti quotidiani, visto il nostro stile di vita attuale, ciò non può che giovare al nostro organismo.
La carne, come già detto nel post precedente, è un’ottima fonte di proteine, elemento fondamentale per il nostro organismo; tra le funzioni ad esse ascrivibili c’è la sintesi di tessuto muscolare e il rifornimento di energia all’organismo.
La grossa differenza tra le proteine di origine animale e quelle di origine vegetale è la presenza nella prima categoria di tutti e otto gli amminoacidi essenziali al nostro metabolismo (ma che il nostro corpo non riesce a sintetizzare in tempi rapidi): leucina, isoleucina, lisina, metionina, valina, treonina, fenilalanina, triptofano.
Le proteine di origine vegetale difficilmente le contengono tutte, quindi a lungo andare un’alimentazione poco bilanciata può portare a serie carenze e di conseguenza all’insorgere di patologie.
I carnivori più accaniti saranno pronti a gioire, ma la natura viene incontro alle necessità di tutti: come ottenere le proteine essenziali senza per forza assumere alimenti di origine animale? Combinando semplicemente diversi cibi.
Di seguito potete trovare qualche esempio di prodotti vegetali che hanno un alto contenuto proteico, che chi segue un regime dietetico vegetariano o vegano già conoscerà alla perfezione.
Mandorle (ovviamente sgusciate): forniscono fino a 20g di proteine su 100g, e anche il latte di mandorla può esserne una buona fonte.
Ceci e legumi in generale: forniscono 19,3g di proteine sempre su 100g.
Tempeh: fornisce 18,2g di proteine per 100g.
Tofu: certamente un alimento che non ha un gusto particolarmente ricco di suo, ma fornisce 15,8g di proteine su 100g.
Albicocche disidratate: ottimo spuntino spezzafame, fornisce 4,9g di proteine su 100g.
Quinoa: contiene tutti gli amminoacidi essenziali e fornisce 4,4g di proteine su 100g.
E non solo, gli ortaggi in generale contengono quantitativi proteici variabili che accompagnati ad un piatto di pasta o di riso possono ricoprire il nostro fabbisogno proteico senza scomodare il macellaio (o almeno non troppo spesso).
Per avere un’idea più precisa dei quantitativi di proteine dei singoli alimenti, vegetali e non, potete consultare questa tabella
Da non dimenticare che la cottura degli alimenti, e il tipo di cottura, modificano il contenuto e la qualità delle proteine che assumiamo; inoltre come sempre il troppo stroppia e un sovraddosaggio comporterà un lavoro eccessivo per fegato e reni
Ora che si avvicina la Pasqua e le tradizionali grigliate nessuno di noi sente il desiderio di rosolare sulla griglia una bella pasticca di integratore proteico… però la consapevolezza di quello che mettiamo nel piatto potrà darci una mano a scegliere cosa portare in tavola.