Non so voi, ma io questo agosto l´ho passato “vivendo” di olimpiadi.
Compatibilmente con la vita quotidiana ovviamente, visti anche gli orari improbabili delle dirette… ma i giochi olimpici hanno catturato la mia attenzione e mi hanno tenuta incollata allo schermo per ore, cosa del tutto anomala vista la mia scarsa passione per la tv.
Si è parlato di tante cose, di olimpiadi “delle lacrime” visti i tanti episodi di commozione per traguardi raggiunti, podi sfiorati ma mancati, sofferenze affrontate per anni per potersi qualificare e sofferenze provocate da incidenti imprevisti durante le performance.
Olimpiadi dopate?
Si è parlato dell´organizzazione di Rio2016, in positivo ma soprattutto criticandone gli scivoloni, uno su tutti la preoccupante colorazione verde-pozza della piscina destinata ai tuffi e la necessitá di ricorrere a travasi notturni di acque piú limpide e pulite.
Sono state le olimpiadi “dell´anti-doping”, con la vicenda che ci ha coinvolto piú da vicino e che ha visto come protagonista il marciatore Alex Schwazer (colpevole o meno che sia), e con l’iniziale esclusione della Russia dalle nazioni partecipanti ai giochi, diventata poi una scelta quasi per singolo atleta, a causa delle recenti scoperte sul doping di stato.
[tweetthis url=”http://www.kungfulife.net/blog/olimpiadi-rio-2016-in-assenza-del-wushu-tra-sportivit-e-scivoloni”]Olimpiadi Rio 2016. In assenza del Wushu tra sportivitá e scivoloni[/tweetthis]
A mio parere, sono state le olimpiadi di sport poco entusiasmanti da seguire per televisione, come nel caso del golf, e a discapito di una disciplina come il Wushu, che alla pari della ginnastica artistica avrebbe potuto catturare l’attenzione di appassionati e di chi non pratica, costituendo un´ottima vetrina per diffondere non solo la parte più acrobatica del Kung Fu, bensí l´arte marziale cinese nella sua complessitá.
Olimpiadi di sportivitá
Ma al di lá del gesto atletico, queste olimpiadi sono state ai miei occhi un bell´esempio di sportivitá nell´agonismo. Sono stati tanti i gesti che mi sono rimasti impressi, gesti che hanno posto in primissimo piano due caratteristiche che qualsiasi disciplina, marziale e/o sportiva, deve trasmettere a chi la pratica: rispetto e disciplina.
Due atlete dei 5000 metri femminili che cadute a terra si aiutano a rialzarsi, si aspettano quando una delle due rimane indietro ed infine si scambiano un abbraccio di amicizia; tuffatrici che finita la finale si stringono tra loro, medagliate con chi sul podio non è riuscita a salire; atleti sfiniti che si complimentano a termine gara con chi ha conquistato l’oro.
Sono gesti che "fanno bene allo sport", sono le lezioni che noi allenatori, istruttori e maestri dovremmo riuscire a trasmettere in tutti i corsi, perché se valori quali disciplina e rispetto dell´avversario arrivano alle olimpiadi significa che sono partiti da ogni singolo allenamento.
E per voi che olimpiadi sono state? Fatelo sapere nei commenti qui sotto…