Avrete notato anche voi che da qualche tempo stanno iniziando a passare sulla Rai dei brevissimi spot riguardo alle Olimpiadi estive che si terranno quest´anno a Rio de Janeiro.
Siamo arrivati alla 31ma edizione dei Giochi Olimpici, sono state aggiunte due discipline rispetto alla precedente edizione del 2012 a Londra, dal lontano 1904 torna il golf e da quest´anno per la prima volta entra il rugby a sette, eppure ancora nessuna traccia del Kung Fu.
Di discipline da combattimento se ne contano quattro: Boxe, Judo, Taekwondo e la classica lotta.
Eppure nel lontano 2012 già si parlava di un possibile ingresso della nostra disciplina nelle Olimpiadi, ma pare non se possa parlare fino alla prossima edizione, a Tokyo, nel 2020.
Un candidato ideale, a mio parere, sarebbe il Wushu Moderno e la scelta non dovrebbe stupire: acrobazie degne della ginnastica artistica, spettacolarità ed una codifica unica per tutti, a differenza del Kung Fu Tradizionale.
Altra possibilità interessante da valutare nel contesto delle Olimpiadi sarebbe il Sanda che, come più volte abbiamo detto, non avrebbe nulla da invidiare agli altri sistemi da combattimento sportivo (un´esposizione esaustiva dell´argomento la potete trovare nell´articolo "Sanda. Saremo Famosi" del numero 6 del nostro magazine).
Invece niente, anzi, proprio quello che potrebbe essere un punto di forza viene messo tra le possibili criticità dell’introdurre il Kung Fu nelle Olimpiadi, si parla infatti della difficoltà da parte del pubblico di seguire la disciplina a causa del regolamento "poco chiaro" per chi non sia del settore, quindi il problema si riconduce banalmente all´audience…
Chiaro, ormai qualsiasi programma deve puntare agli ascolti, a maggior ragione per essere trasmesso in tutto il mondo, ma cosa avrebbe da invidiare una competizione olimpica di Wushu Moderno ad una gara di golf o di tennistavolo?
Possiamo ancora sperare per le Olimpiadi del 2020, ma come andrà a finire questa volta? Per saperlo dovremo attendere il mese di agosto!