Ninja e spie. Mito o realtà

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ninjaEstratto dell´articolo "Ninja e Spie. Mito e realtà" pubblicato nel numero 9 di Kung Fu Life.

Il termine ninja è avvolto da un alone di mistero. La figura classica del ninja è legata al Giappone, ma figure del tutto analoghe sono esistite in altre parti del mondo, Cina compresa.
I ninja erano legati allo spionaggio, alla strategia ed alle esecuzioni; erano riuniti in clan, all´interno dei quali regnavano massimo rispetto e fedeltà ed erano temuti ma anche assoldati dai signori locali.

ninjaLa nascita dei ninja risale al 4000 a.C. circa in India. Inizialmente erano strateghi militari ed esperti di arti marziali, poi tra 400 e 500 a.C. la loro “Arte della Guerra” approda anche in Cina, dove si diffonde col nome di “In Sen Shu” o “Arte Silenziosa“.
La pratica delle arti marziali però non rimane una prerogativa dei soli soldati, bensí si diffonde anche tra i monaci, i quali iniziano ad utilizzarle come metodo di difesa e come sistema per migliorare il controllo della propria energia interna.

ninjaPer diventare un ninja il percorso era tutt’altro che semplice. Si veniva prelevati dalla famiglia già da bambini per essere iniziati ad un allenamento che prevedeva sia l’addestramento fisico che quello mentale, lo studio del combattimento corpo a corpo a mani nude e con l’utilizzo di svariati tipi di armi, lo studio di strategia e tattica, di mimetismo, spionaggio e sabotaggio, ma anche di concentrazione, meditazione e controllo del prorio corpo.
Inoltre, i ninja imparavano l’uso delle illusioni e della “magia”, come gesti di autosuggestione e ipnosi.

Per saperne di più sul mito dei Ninja leggi l’articolo nel numero 9 di Kung Fu Life

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