Settembre, per molti di noi, significa la fine delle vacanze estive ed un nuovo principio di vecchie attivitá; lavorative, quotidiane e sistematiche. Si ricomincia, con la consapevolezza che, tra poco tempo, avremo ancora voglia di vacanza. Tuttavia a settembre la motivazione è rinnovata, come le energie, ricaricate dal dolce far niente dei mesi estivi. Ma a breve, quando saremo inghiottiti dallo stress di una quotidianitá che demonizza “ció che piace fare” come un brutto vizio da relegare ai ritagli di tempo, dopo il “dovere”, la motivazione verrá meno, soprattutto quella motivazione che ci consente di coltivare i nostri “hobbies”, tra i quali rientra il corso di Kung Fu.
Come fare allora per non perdere l´entusiasmo, le lezioni ed i soldi spesi per pagarsi il corso?
Pensa a come starai dopo
Le migliori lezioni di Kung Fu che ricordo sono quelle alle quali sono arrivato con pochissima voglia e tanta stanchezza dovuta alla giornata impegnativa. Quelle lezioni che hanno vinto al fotofinish la corsa con l’idea di stendermi sul divano e addormentarmi davanti alla tv. Quelle lezioni che, una volta terminate, mi hanno visto uscire dalla palestra rigenerato, svuotato dallo stress lavorativo e con una motivazione ristabilita anche per le lezioni successive.
Quando il dubbio se andare o meno a lezione ti attanaglia fino all’ora in cui dovresti uscire di casa, pensa a come ti sentirai dopo, probabilmente stanco, ma soddisfatto, per aver tenuto fede al tuo impegno e per aver dedicato tempo a ció che ti piace fare.
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Ricordati che hai pagato
Sembra un discorso venale, ma se pratichi Kung Fu (o una qualsiasi arte marziale) probabilmente non sei un professionista, anche perché in Italia il professionismo nel Kung Fu non esiste e di conseguenza per poter praticare hai dovuto sostenere un´iscrizione. Ogni lezione che perdi sono soldi buttati. Hai pagato, magari facendo delle piccole rinunce, per poter fare qualcosa che ti piace e poi te ne privi per pigrizia?
Basta un pizzico di motivazione ritrovata in fondo alla stanchezza per rispondere <<No>>, prendere la borsa e correre in palestra.
Il Kung Fu è un percorso
Fare Kung Fu, o praticare un´arte, significa intraprendere un percorso personale, e un percorso è fatto di tanti passi. Ogni lezione è un passo. Se vuoi camminare devi mettere un piede davanti all´altro; se uno dei piedi lo tieni fermo non puoi camminare. Ogni lezione persa è un passo mancato. Quando si viaggia verso un traguardo si puó andare a velocitá differenti, ma l´importante è continuare a muoversi. La velocitá è variabile, ma la motivazione deve essere costante.
Quando senti che stai per cedere alla pigrizia, prima di prendere in mano il telecomando, prova a pensare che stai perdendo l´occasione di fare un passo in piú verso i tuoi traguardi.
Vincere è un´abitudine. Sfortunatamente lo è anche perdere
Il primo anno di universitá, dopo gli ultimi anni di scuola superiore decisamente impegnativi, mi sono goduto la libertá di poter decidere se frequentare le lezioni o meno e, ovviamente, i primi mesi ho perso diverse lezioni. Quando mi decidevo ad andare a lezione non riuscivo a seguire al meglio, perché a seguito delle assenze mi mancavano dei pezzi, alcuni concetti base e tale mancanza mi rendeva difficile la materia. Alla fine decidevo di abbandonare il corso e riseguirlo da capo il semestre successivo. Inutile dire che ci ho messo poco a capire come la strategia fosse fallimentare. Ho deciso quindi di smettere di continuare a girare su me stesso e convinto a laurearmi ho stretto a due mani motivazione ed impegno ed ho iniziato a dare un esame dopo l’altro. La mia laurea in scienze dell’informazione mi ha consentito di fondare Kung Fu Life.
Ricorda che piú fai e piú faresti, ma meno fai e meno fartesti. Se vuoi riuscire in qualcosa non puoi essere intermittente, devi essere illuminato…
Fare ció che piace è una motivazione
Per essere felici è necessario riservare parte del tempo a ció che piace. Lo stile di vita occidentale non è adatto alla pratica del “vero Kung Fu”: siamo immersi nella frenesia di una societá che colpevolizza il relax, la dedizione alle proprie passioni, l´attenzione alla propria serenitá e insegna il lavoro come sinonimo di sacrificio, al punto che il “fare ció che piace” non è considerato un lavoro neanche se impegna la maggior parte delle energie. In un contesto simile diventa fondamentale ritagliarsi uno spazio da destinare alle proprie passioni, per abbassare lo stress ed innalzare il benessere.
Quando stai per rinunciare ad un´altra lezione pensa che stai rinunciando ad una parte del tuo benessere per momentanea mancanza di motivazione.
Mantenere viva e vivace la motivazione è importante per un kungfuca. Se poi è un insegnante lo è ancora di piú perché deve contribuire alla vivacitá della motivazione degli allievi.
Tu quale strategia utilizzi per restare motivato? Scrivilo nei commenti del post e condividilo. Magari sarai d´aiuto ad altri praticanti…