Minaccia da coltello. Tutto è in vendita?

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coltelloSapete, questa storia del coltello proprio non riesco a capirla. Chi di voi ci legge sovente, saprá che sono molto scettico sui disarmi “diretti”, ovvero quelli che implicano il controllo istantaneo del braccio armato dell´aggressore. Quelli “indiretti”, per contro, sono quelli in cui l´aggressore viene disarmato perché prima si è preso tante di quelle botte da non riuscire piú a tenere l´arma in mano. Tra i primi, quindi, abbiamo i tipici disarmi per leva stile Qin Na, Krav Maga, Systema, Jujitsu, Kali. Tra i secondi, invece, troviamo molte scuole di Wing Chun e Jeet Kune Do (mediamente, eh, non salite in cattedra perché siete una scuola di Krav Maga che prima di disarmare colpisce). I killer del Kung Fu tradizionale, invece, sono cosí efficaci che spesso nemmeno ce l´hanno, il programma di difesa da coltello.

coltelloIn realtá, peró, la difesa da arma da taglio nel Kung Fu non c´è perché le arti marziali tradizionali sono concentrate piú che altro sull´uso attivo delle antiche armi cinesi. Eppure, molte scuole delle cosiddette discipline “moderne”, che si vogliono piú efficaci, non hanno programmi del genere. Se chiedete loro il motivo, vi risponderanno: <<Quelli che fanno difesa da coltello sono dei ciarlatani. Mettono in testa ai ragazzi molte cose che poi non funzionano, vendono solo fumo>>.

venditori di fumoÈ vero: moltissimi sostenitori dei disarmi diretti sono anche secondo me venditori di fumo. Anzi, sostengo addirittura che se succede qualcosa a qualche loro allievo, che ci lascia le penne perché ha tentato un disarmo mentre subiva una rapina, una buona parte di responsabilitá sia proprio dei suoi insegnanti. A questo punto, peró, gli scettici del disarmo concludono: <<Quindi la difesa da coltello non esiste, troppo rischioso. Se mi chiedono i soldi glieli do. Se posso scappo>>.

Ecco: io qui proprio non capisco. Scrivo spesso sulla difesa da coltello, e moltissimi di voi lettori mi rispondono. Solo che praticamente sempre mi sento raccontare, con l´arroganza spropositata tipica di chi ha capito tutto delle arti marziali e informerá i poveri stupidi del mondo, robe che suonano pressappoco cosí: <<Ma che parli a fare di queste cose, la migliore difesa da coltello è scappare, evitare, farsi derubare: tu sei d´accordo con i venditori di fumo>>. Si chiama buttare il bambino con l´acqua sporca. Voi prendete vostro figlio che ha appena defecato nel suo pannolino. Lo spogliate, lo mettete nella vasca e lo lavate. E poi insieme all´acqua sporca e pannolino buttate via anche lui.

bimbo bagnettoIl povero bambino è la nostra difesa da coltello, l’acqua sporca è il disarmo diretto. Nessuno tiene roba inutile come l’acqua sporca. Tanto vale che buttiamo pure il bambino così non ci sarà proprio nulla da lavare. Pessimo, non c’è che dire. Una strumentalizzazione del fatto che ci sono i ciarlatani, con lo scopo di non affrontare una questione difficilissima. Troppo facile e comodo sbarazzarsi del problema coltello così, “tanto è inutile”.
Non dovrei stupirmi, a dire il vero. Praticamente tutti gli stili di Kung Fu tradizionale immaginano come avversario/aggressore una persona mediamente impreparata marzialmente e solo molto arrabbiata. Il tipico aggressore da strada. Se poi uno gli dice <<Ok, però se il tuo avversario fa le finte, schiva, magari è addirittura un pugile, un thaiboxer, un lottatore come fai?>>, ecco che, se messi alle strette, rispondono <<Eh va beh, ma mica in giro sono tutti pugili>>.

difesa personale femminile coltello Kung Fu LifeUguale uguale al coltello: non c’è bisogno di difendersi da un vero combattente perché è inutile, visto che non lo incontrerò. Perché si sa: noi del Kung Fu siamo i moralisti delle arti marziali. Se vai in giro a fare incontri da sport da combattimento vuol dire che te le cerchi, che sei un violento. Noi invece ci difendiamo solo se malauguratamente costretti, noi, dispiaciuti di dover ledere un povero aggressore inconsapevole della nostra forza… oh, avesse saputo prima! Non avrebbe rischiato la pelle. Noi, moralisti, non ci prepariamo a combattere contro i guerrieri perché non andremo a cercarceli sui ring e nelle gabbie.

difesa personale femminile coltello Kung Fu LifeUna presa di posizione del genere dice molte cose, ma ancora di più ne implica altre che non dice. Prima di tutto: chi combatte se le va a cercare. Idea vecchia come il cucco, che però poi ci dimentichiamo quando parliamo del coraggio del guerriero che si mette in discussione, non molla mai nello sport, nell’arte e nella vita, etc. E poi ancora: chi studia difesa da coltello fa una cosa inutile e non vede l’ora di usarla. Gente che va apposta nei vicoli bui la notte alle 4 e aspetta per ore qualche malintenzionato. Se per caso vede qualcuno, gli va incontro e gli mostra il portafoglio bello gonfio, mentre fischietta e gioca con l´iPad. Lo pseudo-cattivo si avvicina e magari chiede una sigaretta, e l´altro: <<Giammai! Potresti però chiedermela con un coltello. E io non te la darei>>.

coltelloChi studia difesa da coltello non è abbastanza furbo da scappare o dare denaro e iPad. Ma quando mai? Ci sono molti insegnanti seri che sanno benissimo cosa si deve fare davanti ad un coltello. Questo ben prima che cominci la difesa personale in senso stretto, quella tecnica. I metodi che uno studia in palestra cominciano solo dopo che tutto il fattibile è stato vanamente tentato: scappare, acconsentire alle richieste, etc. E se per caso il tizio è fuori di testa e decide che quella sera non vuole testimoni e quindi vi ucciderà lo stesso, che fate? Gli risponderete: <<Ehi ehi amico, ma scusa non dovrebbe andare così! Questa è la parte dove tu te ne vai e io mi salvo!>>? Poi ci sono quelli che ti dicono che difendersi da un coltello è inutile perché tanto l’attacco arriva a sorpresa. Per loro, rimando a questo post per non ripetermi.

Vendere il proprio iPad per la propria vita ci può stare. Anche il proprio corpo: c’è chi sostiene che sia meglio vivere tutta la vita con un trauma sessuale che morire oggi. Va bene, ma siete sicuri che tutto sia in vendita? Se il malintenzionato vuole rapire la vostra piccola bambina per chissà che destino riservarle, che fate? La vendete? O provate a combattere? E se provate a combattere: cosa fate? Se non avete allenato nulla, farete a caso. Che ci può anche stare, però poi non venite a fare i pignoli sul fatto che l’angolo del braccio nel Tan Sao è troppo angolesco di 1 micron, perchè la variabile coltello influisce pesantemente su tempi e spazi del combattimento. Ho sentito anche raccontare che la minaccia da coltello non esiste, dato che se uno vuole ucciderti non te lo dice e se te lo dice è per derubarti senza ucciderti, se no prima ti farebbe fuori e poi ti deprederebbe. Ma se vuole tua figlia, ti minaccerà senza che tu abbia voglia di dargli quello che vuole. Quindi che farai? Aspetterai per vedere se ci ripensa o proverai a disarmarlo (disarmo indiretto è meglio, secondo me) mentre ancora ti minaccia verbalmente?

kung fu panda shifu pergamenaNon è che la difesa da coltello e minaccia dallo stesso non esista. Al massimo possono non esistere bravi insegnanti che sanno di cosa parlano (e naturalmente, non sarai tu che leggi). Ma io credo invece che esistano: non conta molto cosa fai, ma come lo fai. Perché se lo fai bene, sai anche cosa realmente non devi fare, e quando, e dove.

3 risposte

  1. Ciao Mark, ti rispetto molto e tu lo sai , però sull’argomento coltello ho le mie legittime riserve dettate anche da esperienze personali. Tuttavia ho letto molto attentamente il tuo interessante articolo(come sempre) e ho colto delle serie e profonde riflessioni a cui se non ti spiace intendo rispondere, con altrettante valutazioni oggettive, poiché è soltanto così che si può trovare un punto di comprensione reciproca. Dunque io non sono fra quelli che sostengono che di fronte ad un coltello non si possa far nulla, tu hai parlato di minaccia dunque una situazione che non lascia presupporre l’attacco, in quel caso sarebbe(il condizionale e d’obbligo) possibile tentare di neutralizzare la persona che lo brandisce o arrivare finanche ad un disarmo certo meno mirabolante da quelli visti nelle demo o nei film ma sicuramente più efficace, il discorso diventa molto diverso quando parliamo di un attacco preventivato ed improvviso e li capisci che è semplicemente impossibile difendersi. Tu dici giustamente (e questo è parecchio interessante) che la minaccia può comunque portare all’aggressione e ti do perfettamente ragione, ma l’aggressione a seguito di minaccia è molto rara e spesso è la diretta conseguenza di un tentativo di reazione della vittima, ecco quindi che torniamo al punto di partenza reagire o meno? e soprattutto si può reagire senza mettere in conto le gravi conseguenze di ciò?Personalmente ti dico che se si vuole si può sempre fuggire anche se si è in compagnia del figlio o della figlia, della moglie o della fidanzata, ma se proprio non è possibile per tutta una serie di sfortunati e non preventivati eventi, allora devi proteggerti certo ma è assurdo pensare di poterlo fare a mani nude con le arti marziale sono favolette e basta, a quel punto ti devi procurare qualche arma improvvisata oppure portartene qualcuna dietro che ne so tipo un kobutan ideale sarebbe un bel telescopico ma in Italia è vietato e quindi non trasportabile. Questo a mio sommesso avviso è solo l’unica soluzione di difesa da un attacco armato. Spero che tu possa leggere pazientemente e capire il mio punto di vista. Ti mando un grosso abbraccio e ti ringrazio per l’attenzione. Mario

  2. sono d’accordo, sempre prima riequilibrare il gap: se lui è armato e io no, se posso mi armo! ma la mia riflessione è: se non posso fare altro che usare la mano nuda, cosa faccio? beh, allora dovrò aver allenato qualcosa, e credo che il disarmo da favoletta sia decisamente pericoloso, rispetto alla neutralizzazione più brutale attraverso striking

    1. Mah non so cosa dirti, capisco il tuo punto di vista, ma non credo che lo striking sia una strategia molto funzionale in contrasto ad un coltello. Tieni presente che lottatori top level come Blagoy Ivanov e Lee Murray hanno quasi perso la vita per aver adottato questa strategia. Ciao e grazie per la tue risposte sempre cortesi. Mario

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