La posizione mabu è una delle posizioni del Kung Fu tradizionale più rappresentative, ma soprattutto più allenanti.
La “posizione del cavaliere” consente di allenare contemporaneamente la scioltezza muscolare, la forza e la resistenza mentale.
Per quanto sia una posizione che praticamente non si assume mai durante un combattimento o durante le normali azioni di vita quotidiana la mabu è strutturata in modo tale da consentire un incremento delle prestazioni fisiche e mentali.
Una delle cose belle del Kung Fu è che in un semplice movimento può contenere tutti i principi dell’arte marziale.
Vediamo come si esegue la posizione mabu
Le gambe devono essere piegate in modo da portare le cosce parallele al tappeto con le ginocchia che non convergono, ma sono seguono la linea ideale che parte dai piedi e si sviluppa (parallelamente alle tibie) verso l’alto; i piedi sono diritti e rivolti in avanti, il bacino è spinto in avanti e la schiena è dritta in modo da formare una linea che dal collo segue la spina dorsale e arriva al punto centrale della linea che congiunge idealmente i talloni.
Le mani possono essere distese in avanti o se si desidera aumentare la difficoltà dell’esercizio si possono portare i pugni ai fianchi cercando di stringere il più possibile i gomiti, ossia facendo in modo che i gomiti non si aprano verso l’esterno.
Più tempo si riesce a restare sulla posizione, maggiore diventa il grado di allenamento.
Nel video seguente è possibile vedere l’allenamento della posizione mabu effettuato dai Monaci Shaolin.
Come si può vedere nel video, i monaci restano per due ore immobilii nella posizione mabu con i piedi appoggiati su due pali, una ciotola appoggiata sul capo e una sciabola che punta … li!
Sicuramente un metodo allenante…
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