Ma Bruce Lee, alla fine, di chi é?

Bruce Lee

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Bruce LeeVi ho raccontato a volte del mio primissimo "maestro" di Kung Fu, di quanto sia stato scorretto nell´insegnare senza avere un minimo di preparazione ed esperienza reale. Dei suoi tentativi di speculazione attraverso chiacchiere ed inganni volti a spillare soldi ai meno esperti. A me, che allora di un esperto non avevo proprio nulla, tentó addirittura di vendere dei calzettoni di spugna da mercatino domenicale dicendomi che erano buoni per nonsoché e nonsocosa, ma era qualcosa che dovevi assssssolutamente saper fare se facevi Kung Fu.

Per il post di oggi peró voglio ricordare quella volta in cui mi disse che Bruce Lee <<era partito dall´Hung Gar>>. Intendiamoci: il video in cui il nostro Bruce si cimenta in una pezzetto della forma Fu Hok Kuen di questo stile, durante un provino, è ben noto a tutti. Quindi è chiaro che qualcosa sapeva fare. Sappiamo anche che Bruce dovrebbe aver studiato stili di Hong Kong come Choy Li Fut ed Hung Gar con un tizio di nome Tam (cfr. De Luca-Chang 1992, p. 61) e con un collega del padre attore di nome Kwan Tak Hing (cfr. Thomas 1994, p. 10). Peró da qui a usare il personaggio Bruce Lee per portare acqua al proprio mulino, allievi al proprio stile, soldi alla propria scuola il passo è lungo.

La riflessione è la seguente: Bruce Lee è una figura molto ingombrante nelle arti marziali. È il pioniere, l’intoccabile, colui che ha aperto la via. Il B.B. King del blues, il Jimi Hendrix del rock, il Picasso del cubismo. Tantissimi ragazzi si avvicinano alle arti marziali perché hanno guardato i suoi film, soprattutto se sono nati tra gli anni 70 e gli anni 80. Una volta un tizio mi ha telefonato e mi ha detto: <<Salve, ho visto che fate dei corsi di Kung Fu. Io voglio diventare come Bruce Lee>>. Sentite che potenza, questo personaggio che è diventato leggenda.

jeet kune do - ted wongE molte scuole di Kung Fu lo sanno bene! Tutti che se lo contendono, nel bene e nel male viene usato per valorizzare quello che viene praticato. Lasciamo da parte i praticanti di Jeet Kune Do, che recriminano come fondatore del loro sistema Mr. Bruce Lee. Beh, come dar loro torto… solo che tutto questo proliferare del Jeet Kune Do è successo dopo la morte di Lee. Io non penso che il Jeet Kune Do, per come viene mediamente concepito, sia davvero una fedele eredità del pensiero di Bruce. Dico infatti spesso che, a mio avviso, i fondatori del Jeet Kune Do sono Ted Wong per l´"original" e Dan Inosanto per il "concepts". Però, almeno, le parole <<Jeet Kune Do>> sono fisicamente uscite dalla bocca di Lee: i video documentano ciò con evidenza.

Bruce Lee omino di legnoPoi ci sono, le scuole di Wing Chun. Anche a loro conviene tenersi buona la leggenda, per pubblicità, immagine e qualità. Ed è un gran ripetere che il valore aggiunto del Jeet Kune Do di Bruce Lee e non di quello di molti suoi allievi è il Wing Chun. Bruce era Bruce perché allievo di Ip Man, non perché fondatore del Jeet Kune Do. I suoi trapping nei film e il suo Chi Sao con Kimura a Long Beach nel 1964 mostrano che sapeva fare cose che molti suoi allievi attuali non sanno fare. Questi ultimi tirano bene di Boxe, Kickboxing, Brazilian Jujitsu, ma per fare quelle cose che solo Bruce sapeva fare bisogna guardare al Wing Chun. Lì è ben evidente lo stile veloce, fluido, con grande pressione e tale da atterrare l’avversario con una bella uncinata sulla sua gamba.

https://www.youtube.com/watch?v=4eKFET1yo2w

Il Kung Fu tradizionale in generale è di solito un po´ ambiguo su Lee. C’è chi, come quello sprovveduto del mio primissimo "maestro", arriva a dire che il valore aggiunto di Bruce era il Kung Fu. Quante volte ho sentito la frase <<… il Jeet Kune Do? Vedi, Bruce Lee è morto troppo giovane per fondare uno stile e renderlo completo come hanno fatto personaggi come Wong Fei Hung o Wang Lang. Troppa poca esperienza, non aveva nemmeno "finito lo stile" con Ip Man, che tra l’altro si era risentito quando lui aveva insegnato il Wing Chun in America. Lee era partito dal Kung Fu, quello che facciamo noi>>.

Guro danC´é poi, invece, chi semplicemente liquida tutta la faccenda dicendo che Bruce Lee è solo una trovata pubblicitaria, che non era un granché. Non rispetto al Maestro della propria scuola, che è l’erede universale dello stile del super-stile iper-stilistico. E dopo di lui, arriva il loro Maestro italiano. Altro che Lee: quella è gente che appartiene alla dinastia fondatrice di un sistema di combattimento, quindi conosce i segreti tramandati da millenni. Se ci pensate bene, però, anche questa posizione è un modo per usare commercialmente la figura di Bruce Lee, solo che invece di celebrarlo e portarselo dentro il proprio stile si dice che lo stile è meglio di lui. E se è meglio di Bruce Lee… fatevi due domande.

L’ultima che sento dire da un po´ di tempo è, invece, che l´arte marziale piú simile alla concezione del combattimento di Bruce sono le Arti Marziali Miste. Bruce Lee è il padre delle MMA. Perché aveva detto che il combattente migliore non è quello che fa uno stile solo, ma uno che sa usare tanti modi per combattere. Le MMA nascono proprio su questa scia: prendiamo le cose più efficaci per vincere dentro la gabbia. Se tiriamo pugni, facciamo Boxe. Calci e gomiti, Muay Thai o Kickboxing. Se finiamo per terra, Brazilian Jujitsu o Judo. Ci adattiamo a tante situazioni diverse con modi diversi, non con uno stile solo.

Sapete quale è il problema delle MMA? Che hanno dimenticato il movente di Bruce. Quando qualcuno fa qualcosa, ha un progetto, mira ad un obiettivo, se fa una ricerca è perché vuole arrivare da qualche parte. Nella genesi di un progetto è questa la cosa più importante: se non sai cosa vuoi è molto difficile sapere come muoversi. Ebbene: l’obiettivo di Lee non era quello che hanno adesso le MMA. A lui non interessava minimamente il combattimento sportivo. Lui studiava gli sport da combattimento perché molto validi, ma non condivideva il loro scopo. Lui voleva occuparsi di difesa personale e combattimento totale. Dire che Bruce Lee è il padre delle MMA è come dire che il primo pasticcere del mondo è il padre del gioco "tiriamoci le torte in faccia". Le torte ci sono, ma non era mica quello lo scopo.

https://www.youtube.com/watch?v=C8CkaTeHo0M

E allora di chi è Bruce Lee? È nostro, ragazzi. Di tutti noi, ogni singolo praticante di qualsiasi cosa. Non appartiene ad uno stile, ad una corrente o ad una federazione o organizzazione. È una leggenda, un motivo per non mollare, un esempio da eseguire, un mentore. Se se lo contendono pure industrie produttrici di alcolici e di telefonia mobile, vuol dire che proprio non è di proprietà esclusiva di nessuno.

BIBLIOGRAFIA MINIMA:
– Lorenzo De Luca – Willy Chang, Bruce Lee. Il ritorno del Drago, Edizioni Mediterranee, Roma 1992.
– Bruce Thomas, Bruce Lee. Fighting spirit, Frog, North Atlantic Books, Berkeley, California 1994.

3 risposte

  1. sono d ‘accordo purtroppo ci sono molti diciamo maestri di arte marziali ,che rifiutano senza neanche sentire il nome di bruce lee cosa molto strana ,ma posso capire perchè ,sicuramente gli è stato insegnato dai loro precedenti maestri—- che x me maestri non sono se non condividono che bruce lee era un grande maestro o chiamiamolo anche un grande insegnante delle arti marziali –questo x tanti che purtroppo non credono che lui era un vero maestro .io non sono praticante delle arti marziali ma fin da piccolo ho sempre ammirato questo grande personaggio nei film che portava sullo schermo ha quei tempi l’arte del kung fu .cose mai viste x quei tempi ,provai poi a trovare una palestra di arti marziali ma a quei tempi nella mia piccola citta’ non c’era.– trovai una palestra a pochi km di karate ma dopo un po’ di tempo vedevo che qualcosa non mi piaceva ,non era quello che io volevo .il maestro mi disse perche’ non ti piace il karate ,io gli risposi a me mi piacerebbe fare il kung fu ,non lo avessi mai detto ,lui mi disse allora ti piace gli attori perche’ quello che fa quelle cose sono cose inventate x fare soldi .mi lascio talmente deluso che io gli risposi non so come ho avuto il coraggio avendo solo 17 anni .quello che lei dice sono bugie lei non conosce bruce lee ,mi disse quella è la porta vattene.avevo capito che questa persona non sapeva un ca…..di arte marziali.nel corso degli anni non trovando nella mia città quello che volevo mi sono messo a fare pesi fino ha diventare con gli anni ha livelli internazionale presi diploni da istruttore e cosi via io ho 61 anni e malgrado la mia eta’ non mi paragono a uno di 30 ma questa e un ‘altra storia.mio figlio che a 12 anni ora frequenta una palestra di shaolin devo dire bravo maestro insegna anche il tai chi e ogni anno viene un maestro dalla cina e ,stato monaco nel tempio shaolin x molti anni e devo dire che mi piace .ma il mio pensiero è sempre quello ,perchè molti maestri non accettano quello che fece a quei tempi bruce lee .mi spinse un giorno di parlare col maestro di shaolin .perchè non si accetta tutto quello che bruce lee a lasciato su l’insegnamento delle arti marziali — .mi disse vedi vittorio bruce a preso le varie ciliegine sulle varie torte e poi le a malgamate cosi inventò il suo stile chiamato come tu sai —jeet kune do—.poi mi disse,– il mio maestro grande monaco shaolin è una vita che insegna e ancora ogni tanto impara piccole cose che alla fine diventano grandi cose . la domanda è –.come può un uomo purtroppo morto solo a 32 anni ad aver imparato tutte le tecniche delle arti marziali non pensi che questo sia impossibile visto che ci sono più di 1000 anni di storia nelle arti marziali e ci sono centinaia di stili diversi ,però mi disse era sicuramente un bravo comunicatore di quello che lui aveva appreso dalla sua breve vita ,poi ovviamente con il grande cinema è diventato il grande bruce lee.—– ma più vittorio non ti saprei dire ho visto molti suoi filmati e x quei tempi era qualcosa sicuramente di speciale.– .ma vedi io non è che non credo che fosse un grande ,ma anche se lo fosse a quei tenpi buon x lui .vedi il vero kung ku non ti dico questo x dirti una bugia ,ma il vero kung fu è lo shaolin ,poi ci sono molte interpretazione del kung ku tutto quello che ti posso dire e’ questo —.devo dire che o sentito sincerità in lui .non mi a detto ne male ne cose che mi potesse contraddire sul modo di pensare di bruce lee cosa vi posso dire di più la cosa che mi sono messo in teste ,che mi piacerebbe andare a visitare la sua tomba . un saluto cordiale .vittorio

    1. Caro Vittorio, allora la concezione di Bruce lee, che hai tu, e la stessa della mia e di tutti i suoi fun,le palestre in italia sono come lo stile militarizzato, cioe, ovviamente tranne qualcuna, ma credo che il tuo maestro di karate lo sia,tu devi credere in cui che vedo e non in cui che si dice, il maestro di shaol8n ha ragione, per gli anni che erano e che aveva,era una tecnica che ora non trovi perché con il tempo si fanno più scoperte e miglioramenti,tieni conto che ora sono 45 anni che è morto, in 45 anni molti colpi molte parate e molto altro si evolve e cambia con aggiornamenti, in italia si tende ad invidiare, a sentirsi forti,allora io ho praticato pochissimo di kickboxing, 12 anni fa, e in dodici anni la guardia laterale ho saputo che era cambiata, tieni anche conto che molti maestri, comunissimi, fanno modifiche per capire se un colpo è più efficace con un metodo che in un altro, poi perché demoralizzato, hai visto la sua perfezione i suoi movimenti i suoi film, eroe nazionale in Cina, dove queste arti erano come il pane, una statua e soprattutto in cina, il film 5 dita di violenza, era un film dove c era del kung fu, ma non erano ai livelli del sensej lee, ti conforto Bruce lee non ricordo dove è stato il primo ad ammettere che quello che faceva in tv era spettacolo,non credo che dopo tutti questi onori nazionali ed internazionali, li diano ad un Novellino che non sappia neanche camminare, non credi…

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