Ne avevamo parlato nel post sulla vera Beatrix Kiddo, si tratta del film Le Mercenarie, ispirato alla più celebre pellicola The Expendables.
Quando si tratta di film difficilmente mi tiro indietro, pronta a vedere tutto almeno una volta (ed eventualmente ad interrompere dopo il primo tempo), cosí ho deciso di dedicare una serata a questa recente produzione della Asylum.
Per chi non la conoscesse, la Asylum è una casa di distribuzione americana di pellicole direct-to-video, i cosiddetti mockbuster, film di serie B (…e anche meno, aggiungerei dopo averne visti alcuni) che si ispirano a pellicole famose e vengono realizzati con budget solitamente sotto al milione di dollari. Potete trovare la lista dei titoli sul sito ufficiale.
La premessa è fondamentale perché chiunque voglia cimentarsi nella visione di questo o di altri film non si aspetti di assistere a qualche rara perla del cinema: uomo (o donna) avvisato…
Tornando alle nostre Mercenarie, la prima cosa che va detta è che l´arte marziale le ha conservate bene nonostante l´età: come dicono gli inglesi “old but still gold“!
Il cast è composto da volti noti del cinema d´azione, alcuni anche già comparsi nelle nostre rubriche sul cinema e sui personaggi famosi.
Abbiamo Cynthia Rothrock, che interpreta Mona, capo dell’agenzia dell’Intelligence. Cynthia, nostra ospite nel post a lei dedicato, ha un curriculum marziale di tutto rispetto con il titolo di campionessa indiscussa per cinque anni di fila nella sua categoria di Kickboxing, cinque volte campionessa mondiale di Karate sia nei Kata sia con le armi, cinture nera in diverse discipline marziali coreane (Tang soo do e Tae kwon do) e cinesi (Wushu, Eagle Claw, Pai Lum Tao e Shaolin del nord) ed istruttrice di Fighting Chance Combat System (FCCS), sistema di difesa personale ideato dal maestro Jeff Moldovan. Una carriera marziale che potrebbe generare un po´ di sensi di inferiorità…
È quindi la volta di Zoë Bell, alias Cassandra Clay, ranger.
Anche Zoë non è l’ultima arrivata: ginnasta ed artista marziale (ha praticato wushu e Tae kwon do) è una stunt-woman pluripremiata, tra le altre di Uma Thurman nei due cult Kill Bill vol.1 e Kill Bill vol.2 e di Sharon Stone in Catwoman. Potete trovare altre informazioni su di lei nel post a lei dedicato.
Segue Nicole Bilderback, Mei Ling Fong, esperta di esplosivi e pilota di aerei.
Anche Nicole non è esattamente digiuna né di palcoscenico né di arti marziali, stunt di se stessa la si può trovare nei cast di Numb3rs, The Mentalist e altre serie tv ed è praticante di Kickboxing e di altri sport da combattimento.
Tra le Mercenarie degne di questo nome c’è anche la meno “old” Kristanna Loken, Kat Morgan, tiratore scelto del corpo dei Marines.
Cintura nera di Krav Maga la si può veder combattere contro Arnold Schwarzenegger in Terminator 3.
Ultima delle cinque mercenarie e volto noto per aver preso parte al cast dei due capolavori tarantiniani Kill Bill vol.1 e Kill Bill vol.2, Vivica A. Fox, Raven, ex membro dell’Intelligence.
Brigitte Nielsen è invece Ulrika, terrorista nel film ed ex moglie di Stallone nella vita reale (col quale ha anche recitato in Rocky IV.
Abbiamo il cast, manca la trama.
La farò breve: Ulrika rapisce la figlia del presidente degli Stati Uniti d’America (Tiffany Panhilason) e ricatta il governo per ottenere il riconoscimento della propria autorità come leader del Kazakhstan. A contrastarla vengono ingaggiate dalla Rothrock le cinque mercenarie più “cazzute” disponibili sul mercato: cinque carcerate per reati più o meno gravi, a sfondo militare e non. Ovviamente nulla piega le nostre, né i proiettili, né i tradimenti, né la misoginia e misandria di Ulrika.
Non vi svelo troppo, lascio a voi il piacere.
Ci sarebbero tante cose da commentare (oltre alle capacità dello sceneggiatore), ad esempio la totale incapacità di colpire il bersaglio dei nemici e l’incredibile mira delle nostre eroine, in grado di far secchi otto avversari con soli tre proiettili, aerei che fanno lo slalon sulla pista di decollo come nemmeno Ken Block sulla sua Fiesta… e per concludere i capelli improbabili di Cynthia.
Che dire, spegnete il senso critico e gustate il film per quello che è.