Il tridente (C´ha) è un´arma da sempre utilizzata nelle arti marziali cinesi e diffusa in numerosi stili. I primi tridenti cinesi di cui si ha notizia sono stati rinvenuti durante gli scavi archeologici di Xi´an e sono risalenti al 5000-4000 a.c. Parliamo quindi di uno strumento presente nella tradizione cinese da circa 6000 anni.
Sostanzialmente quest´arma consiste in un palo in legno (molto pi´ spesso di un bastone lungo) sulla cui sommità è montato un tridente in metallo largo poco più di 30 cm. La lunghezza dell´arma non supera l´altezza del praticante, perché dato il peso sarebbe molto difficile maneggiarla se fosse più lunga. Come in molti casi ci sono differenze costruttive tra le armi del nord e quelle del sud della Cina: mentre il tridente del nord ha le punte piatte e rastremate quello del sud le ha di sezione circolare e appuntita. A prescindere da questa differenza i concetti di base e l´impiego dell´arma sono i medesimi.
Il suo utilizzo principale fu quello di arma per la caccia, motivo per cui negli stili del sud è conosciuto anche come “tridente per cacciare la tigre”. A causa dell’elevato peso lo studio e l’utilizzo di quest’arma fu sempre appannaggio dei grandi maestri. Venne usato molto poco in guerra preferendolo come arma per le dimostrazioni, in virtù del fatto che saperlo maneggiare richiedeva coordinazione e sopratutto una notevole forza fisica.
Le tecniche possibili con il tridente si avvicinano molto a quelle delle altre armi lunghe, possiamo per esempio paragonarlo all’alabarda o al badile a luna crescente. Colpi di punta e spazzate con la coda dell’arma sono del tutto simili a quelle possibili con questo tipo di armi lunghe. La sostanziale differenza è che il tridente non è un arma da taglio e può quindi solamente colpire di punta su un’ampia linea frontale, si perdono quindi tutte le tecniche di rotazione finalizzate al taglio. Queste quando vengono eseguite servono per bloccare o a limite per percuotere. Inoltre è possibile ruotando il tridente lungo il suo asse longitudinale provare a disarmare l’avversario facendo leva sulla sua stessa arma, quest’ultima è una tecnica sicuramente di non facile esecuzione, ma presente in tutte le forme che lo utilizzano.