Il Kung Fu tradizionale comprende al suo interno una miriade di armi più o meno famose, create per combattere in guerra o per servire al fianco del viandante come mezzo di difesa. In questo post parliamo di un´arma che sicuramente ricade nella seconda categoria: il Damo Guai.
Traducibile come “il bastone di Damo” (Bodhidharma) il Damo Guai è codificato da secoli nella cultura delle arti marziali ed è una delle armi più antiche in assoluto.
Il Damo Guai è un bastone con un impugnatura a T costruito in legno duro. L´impugnatura è realizzata con una sezione di legno duro posta perpendicolarmente in cima al corpo principale. Questo conformazione fa somigliare, agli occhi di un occidentale, il Damo Guai ad una picozza piuttosto che ad un classico bastone da passeggio.
Certe realizzazioni hanno l’impugnatura in metallo oppure presentano al loro interno una lama e prendono il nome di bastoni animati. In questo caso le tecniche applicabili sono praticamente le stesse, fatta eccezione per le tecniche di stocco possibili con il bastone animato una volta aperto.
Alla base del maneggio del Damo Guai ci sono tutte le tecniche (percosse, colpi di punta e rotazioni) possibili con il bastone corto. Durante le rotazioni, a differenza del bastone corto, si può usare l’impugnatura come appiglio, in questo modo il Damo Guai riesce ad essere messo più velocemente in rotazione, per contro questo tipo di movimento richiede più addestramento per essere realizzato rispetto alle semplici rotazioni del bastone corto.
Nella maggior parte degli esemplari l’impugnatura ha una parte tonda, in grado di battere come un martello ed una parte appuntita più adatta ad uncinare o a colpire con precisione in punti delicati. Per questo motivo bisogna prestare molta attenzione all’orientamento che la punta assume a seconda dello scopo che si vuole ottenere nel colpo.
Vista la capacità del Damo Guai di agganciare l’avversario in molte tecniche l’impugnatura va eseguita con entrambe le mani distanziate fra loro di almeno 5 palmi in modo da poter applicare molta forza e al contempo avere controllo sull’arma.