Le armi del Kung Fu. Il Dadao

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dadaoIl DaDao è un particolare tipo di Dao adatto all´utilizzo a due mani e con la parte terminale della lama troncata con un angolo di 45°. L´impugnatura è più grande di quella di una semplice sciabola per permettere l´utilizzo a due mani e termina con un grosso anello al quale possono essere legati ornamenti ferma sangue o cinghie per fissare l´arma.
La lama, spessa e pesante (il peso dell´arma è superiore al chilogrammo) è di sezione leggermente triangolare in modo da divaricare ossa e tessuti durante l´azione di taglio.
Quest´arma è concepita per mozzare in due l’avversario sfruttando il colpo singolo, quindi il peso della lama è fondamentale. Per questo motivo nonostante le sue dimensioni relativamente compatte (50 cm di lama più 20 di impugnatura) il DaDao viene brandeggiato con due mani.
La guardia dell’elsa può essere simile a quella di una jian (piatta e simmetrica) oppure con la parte anteriore incurvata verso il basso per difendere la mano e quella posteriore incurvata in alto per bloccare la lama dell’arma avversaria e non intralciare nei movimenti di polso.

dadaoIl periodo in cui iniziò la diffusione di armi simili al DaDao fu probabilmente quello della dinastia Qing (1644-1912), l’ultima grande dinastia imperiale Cinese, ma nonostante le sue antiche origini, a differenza di altre armi tradizionali, il DaDao è molto conosciuto perché fu impiegato dall’esercito cinese durante gli scontri con l’esercito Giapponese avvenuti prima e durante la seconda guerra mondiale. Raramente capita di vedere un arma di foggia tradizionale impiegata sui campi di battaglia moderni e anche se il suo impiego era ovviamente limitato agli scontri all’arma bianca (baionette) questo fatto testimonia quanto le armi tradizionali possano essere efficaci in determinati contesti.

Le tecniche che si possono effettuare con il DaDao sono semplici quanto dirette. Fendenti a due mani, tirati sfruttando la rotazione del tronco intorno al bacino, e contrasti in difesa fatti sfruttando il peso dell’arma sono quello che comunemente si vede eseguire ai praticanti, ma non mancano anche le rotazioni simili a quelle di una spada per spostare dalla propria linea il colpo dell’avversario. Ovviamente rispetto ad una leggera ed elegante jian i movimenti sono più lenti e calibrati, perché con una tale massa in gioco le azioni di recupero sono molto difficili.

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