La Jian, l´antica spada a doppio filo simbolo del Kung Fu e della tradizionalità cinese trova ampio spazio in molti stili Tradizionali e non, ma per armonia dei movimenti e per significato spirituale è nel Taiji che trova una magnifica applicazione.
Le forme di spada del Taiji sono qualcosa che può sembrare lontanissimo da quello che accadeva su un campo di battaglia del passato, dove le Jian regnavano sovrane, invece un filo sottile collega questi armoniosi movimenti con il passato, un filo che passa proprio per la Jian.
Tradizionalmente, oltre che in guerra, la Jian veniva utilizzata nei rituali Taoisti (famose le jian in giada) ed era associata all’acqua che scorre calma e inarrestabile. Probabilmente anche per questo secondo il Taoismo la spada è in grado di portare calma interiore in chi la maneggia durante le battaglie. Concetto che traspare ad esempio osservando la forma dei 32 movimenti stile Yang: calma unita al controllo e alla consapevolezza dei propri movimenti.
La 32 movimenti, presa come esempio, è una forma classificabile come moderna; fu inventata infatti nel 1957 dalla commissione sportiva cinese e grazie alla sua completezza e semplicita si è affermata rapidamente nel mondo del Taiji. Si compone di 32 movimenti principali che sintetizzano le tecniche principali che la Jian può offrire. Ovviamente esistono forme più complesse e articolate come la 67 movimenti.
Come in tutti gli altri stili anche nel Taiji la spada è un “punto di arrivo” nel senso che il suo apprendimento è riservato a chi già padroneggia l’arte a mani nude, in quanto la spada è l’estensione finale di un movimento che parte dall’interno del corpo e piccoli errori nella postura si amplificano notevolmente a causa della lunghezza della spada.
Senza contare che il controllo dell’arma va eseguito con movimenti lenti e precisi e le Jian utilizzate nel Taiji, in termini di peso, sono quello che più si avvicina ad una Jian originale.