
Per le scuole di Kung Fu italiane, che praticamente sono tutte ASD o SSD, tale obbligo costituisce un onere amministrativo che va ad aggiungersi a quelli legali, ma è anche un’opportunità, in quanto consente di essere inserite all’interno del Comitato Olimpico Nazionale che ha il compito di promuovere la massima diffusione della pratica sportiva.
E il Kung Fu italiano di promozione ne avrebbe davvero bisogno…
Purtroppo, il bisogno resta inascoltato, visto che in Italia l’arte marziale cinese non è una disciplina di primo piano e, relegata nella sfortunata categoria degli “sport minori”, non usufruisce di alcun supporto promozionale.

Fortunatamente, le scuole sono fatte di praticanti e di maestri e molti di loro, facendo leva sulla passione, si uniscono e organizzano eventi, gare, stage, occasioni di confronto e di crescita, nella convinzione che la forza sia generata proprio dall’unione.
La stessa idea di “comunità” sta mettendo radici anche in alcune organizzazioni uffciali, ad esempio la PWKF, come ha raccontato il suo capo dipartimento Gianfranco Russo nella nostra intervista e lo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) che sta lavorando per aggregare le scuole di Kung Fu con l’obiettivo di creare un movimento sano e collaborativo .

I partecipanti potranno toccare con mano il sistema ed il clima di lavoro e ricevere le informazioni relative ai vari eventi della stagione che sta iniziando, ai quali avranno anche la possibilità di partecipare.
Inoltre, durante la riunione sarà presentato un progetto innovativo che partirà ad ottobre e che si propone di supportare e far crescere le ASD e le SSD in diversi ambiti strategici, dalla promozione alla gestione, dall’amministrazione alla formazione.
La riunione si terrà il 30 settembre dalle ore 19.00 alle ore 22.00 ad Ivrea (in provincia di Torino), presso il Centro Sportivo Marziale.
È possibile richiedere di partecipare all’incontro scrivendo un’email all’indirizzo csenwushukungfu@gmail.com oppure ottenendo un invito da questa pagina.
Sicuramente è un’occasione per le scuole di Kung Fu italiane di sentirsi meno sole.