Secondo l´opinione comune, le fonti principali del Jeet Kune Do di Bruce Lee sono lo stile di Kung Fu noto come Wing Chun, il pugilato inglese e la scherma europea. C´é peró un´arte marziale che raramente viene annoverata tra gli studi che Lee intraprese per poi creare il suo sistema: la Savate. Si tratta della cosiddetta "boxe francese", e secondo me la sua influenza nel Jeet Kune Do andrebbe evidenziata un po´ piú spesso. Si, la chiamiamo "boxe", ma la grande ispirazione la diede a proposito dei calci. In relazione a questi ultimi, possiamo dire che il Jeet Kune Do inteso come arte da difesa reale da strada deve molto piú alla Savate che al Kung Fu dei calci girati, alti e volanti che anche Lee faceva nei film.
Innanzitutto, dobbiamo notare che Bruce Lee aveva chiara la funzione del suo Jeet Kune Do: non voleva inventare un nuovo sport, ma creare un sistema di difesa totale da strada. Quindi nessuna regola da rispettare, se non quella che ci suggerisce di preservare in ogni modo la nostra incolumitá. Via quindi a calci ai genitali, ditate negli occhi e colpi alla nuca. Per quanto riguarda i calci, allora, è curioso notare come l´unica arte marziale o sport da combattimento annoverante i calci che permetta di combattere tenendo le scarpe è proprio la Savate.
Bruce Lee era pignolo e perfezionista, e sapeva bene che le scarpe sono delle armi. Che alcune tecniche di calcio sono pericolose se tirate a piedi nudi, che se uno scarpone avversario colpisse il nostro piede nudo ci faremmo molto male. Nel suo Il Tao del Jeet Kune Do, Lee parla espressamente della Savate e di necessità di allenarsi con le scarpe (cfr. Bruce Lee, Jeet Kune Do. Il libro segreto di Bruce Lee, Edizioni Mediterranee, Roma 2010, p. 69). Con buona pace dei praticanti di Muay Thai che cercano i loro low-medium-high kick nel Jeet Kune Do per sentirsi fonte di ispirazione di Bruce.
Non che la Muay Thai fosse indifferente a Lee. Ma il buon praticante di Jeet Kune Do sa bene egli amava colpire con il collo o la pianta del piede, al massimo con il tallone. Raramente usava la tibia, preferita di gran lunga da praticanti di Muay Thai, MMA e Taekwondo. E nella boxe francese, guarda caso, i colpi e le parate con gli stinchi non sono nemmeno ammessi! Si può colpire solo con il piede, in una qualsiasi delle sue parti. Tipici della Savate, invece, sono proprio il front stop kick e il side stop kick del Jeet Kune Do. Il primo è un calcio d’arresto, che blocca l’avanzare dell’avversario colpendolo frontalmente. Viene spesso dato spinto e dalla cintola in giù, per evitare che l’avversario prenda la gamba con le braccia e proietti indietro o a terra. L’obiettivo è quello di destabilizzarlo, eventualmente farlo cadere assegnandogli un bel colpo spinto sulle ginocchia. Il side stop kick è la stessa identica cosa, solo che invece che usando una posizione di calcio frontale se ne usa una di calcio laterale.
Nel regolamento ufficiale della FISa (Federazione Italiana Savate), si leggono bene le giuste norme di questo sport e le tecniche principali. Mettendo da parte per un attimo le braccia, dato che possiamo considerarle molto simili a quelle della boxe inglese, troviamo principalmente queste tecniche di gamba:
Fouetté. È uno dei calci più usati nei combattimenti. Le parti con cui si colpisce l’avversario sono la punta e il collo del piede. L’esecuzione del calcio prevede una fase di "caricamento", nella quale il ginocchio viene portato verso l’alto, e una fase di distensione, nella quale si viene a contatto con il bersaglio. Per i fouetté portati al viso o allo stomaco il caricamento è più marcato, mentre per il fouetté basso il caricamento è minore e la gamba portante si flette leggermente. Questo colpo può essere doppiato, nel senso che, una volta portato il colpo, lo si può ripetere in modo molto rapido, senza riportare il piede a terra. Il fouetté basso portato con la gamba arretrata è un calcio molto efficace, così come i fouetté alti o allo stomaco portati con la gamba avanzata.
Chassé. La tecnica di esecuzione dello chassé è simile al fouetté, ma la parte con cui si colpisce l’avversario è il tallone. Questo calcio, oltre che in fase d’attacco, è molto utile in difesa, dato che si può bloccare l’avversario durante l’esecuzione di un calcio. In questo caso è anche chiamato arresto. Gli chassé possono essere eseguiti anche saltati, oppure effettuando un passo in avanti con la gamba arretrata, che passa dietro alla gamba avanzata: in questo lo chassé diventa incrociato. Un particolare tipo di chassé è quello tornante: il colpo viene eseguito dopo una rotazione sulle punte, e viene portato con la gamba arretrata. Può essere eseguito in risposta ad un fouetté dell’avversario, dopo averlo parato in modo tale da spazzare via la gamba dell’avversario.
Charlemont. Questo calcio viene eseguito con la gamba arretrata, lanciando il piede di taglio contro la tibia dell’avversario. Al momento dell’impatto, o anche leggermente prima, si può raccogliere il ginocchio ed eseguire un fouetté al viso: si tratta di una finta molto spettacolare ed efficace perché se eseguita in modo molto rapido disorienta l’avversario. Un altro colpo eseguito a partire dallo Charlemont è la “sforbiciata”: al momento dell’impatto la gamba portante si solleva ad eseguire un fouetté mentre la gamba con cui in precedenza è stato eseguito lo Charlemont diventa a sua volta gamba portante, il tutto eseguito con un salto.
Reverse. Il calcio consiste in un movimento circolare a gamba tesa per colpire al viso o spostare i guanti dal viso dell’avversario e poterlo colpire successivamente con un colpo di boxe. L’avversario viene colpito con la punta o con il dorso del piede.
Colpi di piede basso e spazzate. Sono colpi che mirano a colpire la linea bassa per far perdere l´equilibrio all´avversario.
Tecniche come il fouettè si vedono bene nei film in cui Lee colpisce gli avversari al viso con un calcio circolare dopo aver fintato lo stesso calcio, ma basso. Gli chassè sono ben evidenti quando Lee fa i suoi side stop kick, mentre i Charlemont non sono altro che quei calci bassi frontali, dati con il piede di taglio ma a gamba arretrata, che Bruce usa contro Chuck Norris mentre combattono al Colosseo. Lì si nota bene anche la "sforbiciata" di cui leggiamo nel regolamento della FISa, in cui dopo uno Charlemont si esegue immediatamente un fouettà con l´altra gamba, in salto.
Una risposta
Devo dire insegnando entrambe le discipline di trovarmi d’accordo su quanto scritto nell’articolo… anche se il jeet kune do e la savate rimangono molto diverse fra loro ma cmq e giusto dare giustizia alla poco conosciuta in savate