La meditazione è una pratica che i Monaci Shaolin esercitavano quotidianamente e che tutti i praticanti di Kung Fu sanno essere un’estensione delle arti marziali.
Cosa sia la meditazione è ormai cosa nota a tutti e la rete è colma di definizioni e spiegazioni. Personalmente mi piace definire la meditazione come “il vuoto qui e ora“.
Anche il concetto di vuoto è caro a molti artisti marziali, soprattutto a quelli che praticano wing chung o IMS.
Osho, il famoso filosofo, maestro spirituale indiano, ha unito i concetti di meditazione, di vuoto e di qui e ora in una definizione fantastica (a mio avviso).
Dal libro di Osho intitolato Che cos’è la meditazione.
Per secoli il vuoto è stato condannato.
La mente vuota è l’officina di Dio.
Ma deve essere veramente vuoto.
Se sei pigro, non significa che sei vuoto; se non fai niente non significa che sei vuoto. Migliaia di pensieri fanno rumore dentro di te.
Sono stati eretti molti muri, sono state costruite molte prigioni in modo che se le vecchie ti stufano puoi entrare in quelle nuove.
Le vecchie catene si possono spezzare in qualunque momento[…].
Ogni tanto, tuo malgrado … di fronte ad un tramonto, dimentichi improvvisamente tutti i tuoi desideri. Dimentichi ogni avidità, ogni brama di piacere.
Il tramonto è così bello, così irresistibile, che dimentichi il passato ed il futuro e resta solo il presente. Sei una cosa sola con il momento presente, al punto che non vi è osservatore e non vi è ciò che è osservato. L’osservatore divente la cosa osservata. Non sei separato dal tramonto. Sei collegato.
In tale comunione giungi ad una chiarezza grazie alla quale ti senti pieno di gioia.
Il vuoto diventa pieno, ma una pienezza della quale non sei mai stato cosciente, che non hai mai assaggiato prima.
Così, quello che all’inizio sembra vuoto, alla fine è completamente pieno, traboccante … di pace, silenzio e luce.