Il Festival dell´Oriente è un buon posto per parlare di Kung Fu. Ci sono i praticanti, i maestri, i curiosi e gli appassionati; tutti uniti attorno agli stessi tatami a mostrare ed osservare. I praticanti si confrontano, i maestri valutano se stessi, i curiosi e gli appassionati cercano di scoprire un po´ di piú un mondo, quello marziale Orientale, che ancora oggi mantiene una sorta di misticismo agli occhi Occidentali.
È un buon momento per capire se il Kung Fu in Italia sta evolvendo la propria diffusione o resta ancora confinato nelle palestre in tanti pezzi separati come tessere di un puzzle nella scatola.
Cogliendo momento e luogo, assieme a Max Nascente abbiamo provato a capire come sta questo nostro Kung Fu. Max è da tempo impegnato nella diffusione dell´arte marziale cinese in televisione. Ha partecipato ad Italia’s Got Talent su Canale 5, alla cerimonia di apertura delle olimpiadi invernali di Torino 2006, all´inaugurazione dello Juventus stadium ed è conduttore di diverse trasmissioni televisive nelle quali le arti marziali sono sempre presenti.
È stata una bella chiacchierata dalla quale si possono estrarre alcune considerazioni che possono tornare utili agli insegnanti e agli esponenti delle federazioni che sognano un Kung Fu ben diffuso in Italia.
Stato dell´arte, maestri santoni, investimenti economici, modernizzazione, vivaio, professionismo. Tanti elementi sui quali riflettere. Uno su tutti potrebbe essere preso come punto di partenza per creare un vero movimento Kung Fu in Italia: <<Togliamo il protagonismo ed eleviamo l´arte>>. Se – come dice Max – i maestri si unissero nell’intento di promuovere il Kung Fu nella sua magnifica totalitá invece di separarsi per affermare singolarmente se stessi come unici e soli designati diffusori di stile forse le tessere del puzzle potrebbero essere tolte dalla scatola e si potrebbe provare a collegarle per formare il disegno.
(Di seguito il video dell’intervista a Max Nascente)
3 risposte
Salve,
con tutto il rispetto, io pratico da 20 anni e insegno da 7. Fate interviste a Cangelosi, Regalsi, Marzicchi, Guidotti, o altri del loro calibro… personaggi cioè che fanno kungfu seriamente e lavorano nell’ombra da 40 anni o più, sentiamo quel che hanno da dire loro, quello che ho da dire io o altri conta poco di fronte a chi ha dedicato una vita intera ed è “invecchiato” col kungfu, ma forse non vanno al Festival dell’Oriente per cui andateli a trovare a casa o in palestra. Comunque, per quanto conti, io sono d’accordo con i Vs. punti di vista e mi piacerebbe fosse possibile, ma credo sia impossibile farlo ora, si sarebbero dovuti mettere d’accordo 30 anni fa che erano in pochi e soprattutto tutti seri e tradizionali e fare una federazione. Un vero Maestro (NON un allenatore, o, meglio che vada, un insegnante come mi reputo io che mi alleno un’ora al giorno da tanti anni) non può, non deve, mettersi alla pari con chi accende lampadine col “qi”, con chi ferma avversati con la “magia”, con chi si agghinda a supereroe fosforescente tipo fantaman, o cose simili.
Saluti, complimenti per il bellissimo blog e buon lavoro.
Ripeto, senza offesa per nessuno, ognuno è libero di fare ciò che vuole e poi non conta lo stile ma l’abilità di chi lo pratica! Tanti maestri del Festival sono molto bravi, compresi molti intervistati!! Ancora grazie per il blog e per gli ottimi spunti di riflessione. Buon lavoro.
Ciao Andrea, il post non è contro i maestri ma introduce l’intervista con Max Nascente nella quale il riferimento ai “santoni” è soltanto una piccola parte, introdotta dal premessa che Kung Fu Life non apptezza quel tipo di praticanti, ma … ripeto … è stato solo un accenno in un discorso più grande. Grazie dei complimenti e di aver precisato la tua intenzione di non voler essere offensivo … non lo sei stato affatto 🙂