Perché fate Kung Fu?
Ve lo siete mai chiesti? Quale sia il motivo per cui ogni settimana una parte delle vostre giornate la dedicate ad apprendere e ripetere movimenti apparentemente fine a se stessi, con posizioni inusuali, scomode ed in alcuni casi difficili da eseguire.
Per quale motivo passate tempo davanti ad uno specchio a ripetere una tecnica, a testarla sul compagno, a sudare per raggiungere quel livello di scioltezza che vi consentirà di muovervi con velocità e con potenza allo stesso tempo.
Per quale motivo alcuni rimangono immobili per interminabili minuti a lavorare sull´energia interna?
Perché fate proprio Kung Fu e non atletica, ad esempio? Perché Kung Fu e non Judo o Karate? O Jeet Kune Do? O MMA?
La mia esperienza probabilmente ha le origini più banali in assoluto, ho seguito le orme di un fratello maggiore ed ho scoperto, a mano a mano che progredivo, che questa era la mia strada.
Mi sono sentita appagata dal punto di vista del gesto sportivo ma ho anche trovato pane per i miei denti per l´aspetto più teorico, la parte più “mistica e kungfuica”, come direbbe il panda Po.
Ho trovato le risposte ad ogni domanda che mi ponevo e che ponevo al mio maestro, ho avuto modo di provare l´efficacia di ogni risposta e per quelle che mi convincevano meno ho testato l´applicabilità di una soluzione alternativa, corretta o sbagliata che fosse.
Sempre nel mio caso, ho avuto la fortuna di prendere parte a competizioni di Wushu moderno per diversi anni, portando contemporaneamente avanti il Kung Fu Tradizionale, riuscendo così ad individuare quelli che a mio giudizio sono pregi e difetti di entrambe le correnti.
Poi è arrivato il momento di gestire un corso e mi sono trovata a chiedermi quale sia la spinta per i ragazzi che mi trovo davanti.
In diverse occasioni ho scoperto di avere a che fare con giovani allievi praticamente ignari del contesto in cui è nato il Kung Fu, tanto da rimanere “schockati” nello scoprire il significato di certe tecniche.
Quasi ad aver dimenticato che quella che pratichiamo è stata un’arte da guerra!
Certo i tempi sono cambiati, le armi a disposizione hanno spostato le esigenze di uno scontro… Ma un pugno è sempre un pugno, un calcio è un calcio ed una tecnica ai genitali, per quanto il pensiero possa sconvolgere, rimane una tecnica ai genitali.
Forse la pratica del Kung Fu nell’immaginario collettivo è legata più al benessere psico-fisico che alla marzialità. I gesti che si eseguono vengono interpretati come una ginnastica alternativa, orientaleggiante e priva di efficacia.
Ma a questo punto, ripeto, perché praticare il Kung Fu?
E voi? Avete consapevolezza dell’arte marziale che praticate?
Sapete cosa state cercando nel vostro Kung Fu?
Una risposta
Ho cominciato a praticare il Kung fu dopo aver provato per svariati anni uno SDC che ritenevo adattissimo al combattimento sportivo (ovviamente) ma poco alla difesa personale. Ho cominciato a fare KUNG fu proprio ricercando quello è piu mi immergo in questo mondo (pratico choi li fut) e piumi rendo conto di quanto sia efficace e mirato a quell’aspetto della modernità (la difesa personale), inoltre ogni movimento ripetuto allo stremo mi stimola a cercare e mettere alla prova i miei limiti: sia esso una mabu sempre più bassa o una tecnica di immobilizzazione.