In quella realtá in cui ci sono auto velocissime che corrono su strade deserte, in cui qualsiasi cosa esplode, dove i cattivi sono brutti ceffi senza scrupoli e dove i buoni sono dei potenziali eroi con un triste passato da vendicare, ma soprattutto in quella realtá caratterizzata dall´impossibile che diventa possibile nel digitale, lí si colloca Kung Fury.
Un corto di 30 minuti distribuito solo nel web, prodotto dal regista svedese David Sandberg e dalla sua casa di produzione Laser Unicorns utilizzando molta fantasia, le capacitá da filmmaker di Sandberg ed i fondi ottenuti attraverso la Kickstarter, una piattaforma di crowdfunding statunitense.
La prima release assoluta é stata il 28 maggio, su Youtube.
Se da praticante mi ritrovo sempre a dover spiegare ad ignari amici e conoscenti in cosa consista realmente questa disciplina marziale, nella maggior parte dei casi ottenendo scarsi risultati, pare invece che il Kung Fu continui ad essere "alla moda" nel mondo del cinema e del digitale, ahimé con un mix di altre componenti che ai puristi del genere fanno storcere la bocca, ma che inevitabilmente catturano il pubblico amante degli effetti speciali.
Il corto Kung Fury usa tutto: dinosauri, divinità, viaggi nel tempo, auto sportive e mitiche (la De Lorean), esplosioni ed il nostro (bistrattato) Kung Fu.
Il protagonista è lui, Kung Fury, un poliziotto anni ´80 esperto della disciplina marziale cinese, alle prese con la classica vendetta del migliore amico.
Il nemico non è l´ultimo arrivato, bensí un pezzo da novanta! Se vi nominassi il Terzo Reich a chi pensereste? Ebbene sí, Adolf Hitler, che nel corto di produzione svedese è un maestro di Kung Fu, tenentevi forti, è il Kung Führer…
Vi si è sollevato un sopracciglio? Capisco.
Guardiamo il progetto da un´altra angolazione: l´intero corto è stato girato tra lo studio di David Sandberg a Umeå e Stoccolma, utilizzando il green screen e trasformando con effetti digitali la capitale svedese nell’americana Miami, nella Germania nazzista ed in tutti gli altri scenari.
L’intero lavoro è stato ottenuto con i fondi ricavati dalla Kickstarter (sì, avete capito bene, c’è gente come me e voi che ha deciso di investire i propri soldi in questo), superando notevolmente il budget previsto inizialmente dal regista ma (fortunatamente) senza raggiungere la cifra del milione di dollari che avrebbe portato Kung Fury sul grande schermo.
Al progetto ha preso parte anche un galvanizzatissimo David Hasselhoff (il celebre Michael Knight di Supercar o se preferite Mitch Buchannon di Baywatch) che ha realizzato il video musicale del tema principale del corto, True Survivor, calandosi entusiasticamente negli anni ´80 e viaggiando affianco al protagonista Kung Fury interpretato da David Sandberg stesso.
Sia come sia, Kung Fury ha giá avuto il suo primo momento di gloria, infatti è stato selezionato come cortometraggio al Film Festival di Cannes 2015 nella sezione Director’s Fortnight, sezione parallela al Festival dedicata appositamente a produzioni indipendenti, documentari e cortometraggi, insomma mica pizza e fichi.
Volete saperne di più? Curiosate sul sito ufficiale.
Una risposta
Visto e apprezzato assai e assai: ben vengano perle cinematografiche di questo tipo 🙂