L’importanza delle competizioni di Kung Fu è un concetto che abbiamo già espresso in questo post di qualche giorno fa, importanza che aumenta nel caso in cui le competizioni prevedanoun numero di partecipanti consistente.
È il caso dell’International Open Wushu Kung Fu Festival svoltasi il 2 e 3 febbraio a Milano, al quale hanno preso parte circa 370 atleti provenienti da tutta Italia e dalla Francia.
I partecipanti si sono cimentati in competizioni di Kung Fu Tradizionale, Wushu, Sanda, Tai Ji, Tui Sho e Lei Tai, mostrando un discreto stato di salute del Kung Fu Italiano.
Gli atleti si sono confrontati portando sul tappeto passione e preparazione, dando vita ad una manifestazione di buon livello, almeno dal punto di vista tecnico.
Le pecche ci sono state nel lato organizzativo. Arbitri e organizzatori si sono impegnati al 100% per la riuscita dell’evento, tuttavia la mia personale opinione è che sarebbe servito un staff più nutrito per far fronte alle numerose esigenze che inevitabilmente sorgono durante lo svolgimento di una gara che coinvolge così tanti atleti e società sportive.
Ritardi, nessuna pool di gara esposta, poche comunicazioni ufficiali durante le due giornate di gara e una location troppo piccola per il tipo di evento hanno generato disagi e disappunto in diversi partecipanti.
Come già detto gli organizzatori non si sono risparmiati nel tentativo di trovare una soluzione ai vari contrattempi, arrivando anche a rimborsare alcune quote d’iscrizione.
Sicuramente faranno tesoro dell’esperienza per il prossimo evento.
Va sottolineata l’introduzione del Lei Tai nelle competizioni di Kung Fu. Un tipo di combattimento che mi ha ricordato decisamente il Sanda con l’utilizzo di guantini aperti in luogo dei più
classici guantoni da 10 once e un caschetto provvisto di grata frontale per una magiore protezione del viso. In realtà mi aspettavo che il Lei Tai si differenziasse dal Sanda per le modalità di combattimento che dovrebbero favorire prese e atterramenti e che invece si sono basati principalmente sull’utilizzo di tecniche di pugno nella ricerca del KO, come appunto si vede nel Sanda. Tuttavia una buona idea inserire il Lei Tai nelle competizioni, così come sarebbe stato interessante assistere alle gare di Chi Sao che invece non si sono svolte a causa della mancanza di partecipanti.
Di seguito un video che raccoglie alcuni momenti dell’International Open Wushu Kung Fu Festival di Milano.