Un aspetto apparentemente poco legato alla pratica del Kung Fu e delle arti marziali in genere ma in realtà fondamentale per qualsiasi tipo di disciplina sportiva è l’alimentazione.
Noi praticanti, ma anche chi è “digiuno” di qualsiasi attività fisica, conosciamo benissimo le regole basilari di una sana alimentazione, che ci consenta di allenarci senza andare incontro a carenze improvvise o ad eccessivi appesantimenti.
In questo caso non c’è molta differenza tra le necessità di un adulto sportivo e di un bambino sportivo, l’unica grande diversità sta nel fatto che durante una seduta di allenamento il bambino può andare incontro a maggiori stress di tipo fisico dovuti alla delicata fase nella quale si trova, e cioè la crescita.
A seconda della tipologia di attività alla quale si sottopongono, i bambini hanno bisogno di fornire al proprio organismo un quantitativo di calorie sufficiente a sopperire ai consumi reali del fisico.
Un bambino che svolge un’attività non agonistica, quindi con un’allenamento di qualche ora a settimana e non quotidiano, non ha bisogno di variare la propria dieta alimentare radicalmente, integrando o sostituendo gli alimenti normalmente consumati.
Un discorso diverso va fatto per quei bambini che affrontano un percorso nell’agonismo e quindi richiedono al loro corpo delle prestazioni che necessariamente implicano una dieta particolare, mirata a privilegiare certe proprietà nutritive rispetto ad altre.
Attenzione, con il termine “dieta” non intendo un’alimentazione ipocalorica o ipercalorica, ma semplicemente un regime alimentare come ad esempio il nostro, la cosiddetta “dieta mediterranea”.
Fatta questa premessa, e tenuto conto che per avere delle indicazioni dettagliate e sicure è sempre bene rivolgersi ad un medico nutrizionista, si possono fare delle considerazioni di massima sull’educazione alimentare di un piccolo Kung Fu fighter.
Per prima cosa, ai fini della crescita sono fondamentali proteine nobili, calcio, ferro e vitamine.
Inoltre prima dell’allenamento l’organismo ha bisogno di sostanze che gli forniscano una riserva di energia capace di durare nel tempo, come i carboidrati, detti appunto “zuccheri a lento assorbimento”, che possono costituire un ottimo pranzo affiancati da verdura e frutta.
Per i più piccolini poi c’è la regola del “3+2”, cioè tre pasti principali, colazione, pranzo e cena, e due spuntini, che non dovrebbero consistere in bevande troppo zuccherate e merendine troppo grasse ma possibilmente prediligere frutta o la classica fetta di pane e marmellata, sicuramente più genuine e salutari!
Un altro punto fondamentale è l’idratazione.
Va ora tanto di moda per noi adulti. Le pubblicità presentano l’acqua come fosse un gustosissimo alimento, con modelle e attrici che sembrano dovere la loro linea ad una marca piuttosto che all’altra…
Non sarà proprio così, ma bere spesso è consigliato anche dalle Linee Guida nutrizionali per garantire una corretta depurazione dell’organismo dalle scorie prodotte normalmente dal metabolismo e per prevenire la disidratazione.
E anche in questo frangente i bambini risultano più sensibili, soprattutto adesso che ci avviciniamo al periodo di caldo estivo, per cui dovrebbero bere almeno ogni mezz’ora di allenamento. Occhio però che l’acqua non sia ghiacciata né che la bevanda apporti più zuccheri di quanti realmente siano necessari.
Infine è molto importante sapere quando mangiare.
La digestione, come si sa, richiede che un notevole apporto di sangue affluisca all’intestino andando a sottrarlo quindi a muscoli e cuore, diminuendone così il rifornimento di ossigeno fondamentale per sostenere lo sforzo di un allenamento.
E’ quindi importante che il pasto venga consumato dalle 2 alle 3 ore prima di salire sul tappeto, evitando invece di mangiare una merendina mentre ci si mette il kimono!