Insegnare ai bambini – (Don´t) Try this at home

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bimbo tutina bruce leeSiamo tutti d’accordo, certe tecniche viste sul tappeto potrebbero avere risultati disastrosi se i bambini che le imparano decidessero di applicarle a scuola sui propri compagni di classe o tra fratelli a casa.
Ad un bambino che non pratica arti marziali può capitare di farsi coinvolgere troppo in un gioco di lotta o di esagerare nel farsi giustizia da solo ad un’offesa, ed utilizzare più forza del dovuto, senza riuscire a controllarla.
A maggior ragione un piccolo praticante di Kung Fu potrebbe sentirsi avvantaggiato in gioco o in uno scontro, forte delle nozioni apprese, e tentare di mettere a frutto le proprie conoscenze applicando ad esempio leve articolari improvvisate e potenzialmente dannose per l’ignaro avversario.
D’altra parte quando un gattino gioca coi fratellini morde e graffia senza pieno controllo, è mamma gatta che gli insegnerà quanto affondare i dentini e quando estrarre le unghie.

bimbi lottaAllo stesso modo quando si ha a che fare con un corso di bambini è bene riuscire a far passare il messaggio che certe tecniche e certi movimenti si possono ripetere soltanto durante le lezioni sul tappeto e solamente sotto la supervisione dell’allenatore, oppure di compagni più grandi e più esperti, per evitare di fare e farsi male anche in modo involontario.
Ci sono però degli aspetti del Kung Fu che invece si possono curare senza correre rischi anche nella propria stanzetta o sul balcone di casa, lontano da vasi di fiori, animali domestici e specchi ovviamente!
A volte le ore a disposizione per allenarsi insieme ai propri compagni sono scarse, magari ci sono compiti da finire, lezioni di catechismo, musica, gite scolastiche e altri impegni che vanno a sommarsi a quello preso con la disciplina marziale, e riuscire a ricordare tutto quello che si è fatto a lezione può diventare un problema.
Se però si riesce a trasmettere ai bambini la passione per la pratica del Kung Fu, saranno loro stessi a volerlo praticare, in modo sicuro, anche al di fuori dell’orario di allenamento.
Ad esempio per memorizzare le posizioni e migliorarne l’esecuzione è sufficiente uno spazio molto ristretto, magari con uno specchio per vedersi e correggersi (si sa che la stanza dei genitori ne ha sempre uno…).
Se poi si ha a disposizione un corridoio un po’ lungo o un balcone sufficientemente grande si possono addirittura eseguire forme intere, magari con qualche piccola aggiustatina di spazi.
Infine, se non si ha molto tempo o non c’è uno spazio sufficiente, si può fare un lavoro un po’ diverso, che forse riuscirà meglio ai più grandi (tra i piccoli): rimanendo completamente immobili e con gli occhi chiusi si visualizza la forma o il movimento da eseguire nei minimi dettagli, come posizioni dei piedi, movimenti eseguiti dalle mani, direzioni dei movimenti, il tutto come se si stesse eseguendo fisicamente la sequenza.
Quindi niente leve sulla sorellina, calci volanti al nonno e maneggio di bastone davanti alla vetrinetta con la collezione di cristalli della mamma, ma per il resto…try this at home!

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