
Nell’evoluzione del wushu si è cercato sempre più di complicare l’esecuzione delle tecniche per evidenziare l’abilità degli atleti e perchè, ovviamente, più cresce la bravura e più deve crescere la difficoltà.La strada che si è percorsa in tale ricerca di elementi di complessità è stata quella, appunto, dell’acrobatica.

Al punto che la disciplina si avvicina di più alla ginnastica artistica rispetto a quanto possa somigliare al Kung Fu tradizionale, che rappresenta le origini del wushu.Senza esprimere alcun giudizio su questa scelta, la riflessione è: <<il Wushu può ancora considerarsi un’arte marziale>>.
Osservando l’esecuzione di una forma di nan quan o di chan quan si vedono pugni, calci e armi, tuttavia sembrano elementi accessori ai volteggi, staccate e salti che sempre di più vogliono sfidare la forza di gravità.
Le armi, infatti, sono più leggere e flessibili rispetto a quelle del Kung Fu tradizionale, proprio perchè non devono essere di impedimento alle evoluzioni acrobatiche e devono favorire la velocità di esecuzione.
Sicuramente una tecnica di wushu non è molto applicabile ad un combattimento reale, tuttavia potremmo dire che il wushu è un’artistica espressione dell’arte marziale cinese.