Purtroppo è proprio questa la netta sensazione che abbiamo avuto entrando nel padiglione E del complesso fieristico “Carrarafiere“, quello che per la quinta edizione del Festival dell´Oriente era riservato ai seminari di arti marziali. Rispetto alla scorsa edizione si sono viste meno scuole di arti marziali cinesi. Dalle forme del Tradizionale alle tecniche di difesa personale derivate dal Jeet Kune Do e dal Wing Chun il Kung Fu è in calo.
Non significa che sia in calo in termini di numero di praticanti in Italia, ma sicuramente per quel che riguarda il Festival dell’Oriente sembra che non sia l’arte che va per la maggiore.
Forse, come ci ha detto Max Nascente, manca un atleta vincente che diventi famoso e possa così accentrare sul Kung Fu e sul Wushu un po’ di attenzione mediatica che farebbe sicuramente lievitare la fama dell’arte marziale cinese.
Nell’attesa noi di Kung Fu Life proseguiamo nel nostro intento di diffusione del Kung Fu in Italia, anche con i nostri video, come quello che abbiamo realizzato assieme ad alcuni marzialisti sabato pomeriggio.

Una risposta
Diciamo che pure il costo del posto, il noleggio del tatami, non è che fosse proprio alla portata di tutti.