Chi pratica e conosce il Kung Fu come un’arte sa che il concetto di Kung Fu si estende oltre le tecniche marziali. Non a caso il termine “Gong Fu” nasce associato all’abilità dell’artista inteso nel senso più ampio del termine; ad esempio era spesso associato ai cuochi.
Nell’espressione dell’arte orientale un ruolo di particolare importanza è giocato dalla scrittura. Nell’antica Cina, così come in alcuni ambiti di quella moderna, la calligrafia tradizionale è un’espressione complessa e profonda del Qi e del proprio Kung Fu, al punto da essere considerata una forma di meditazione.
Il legame tra ideogrammi cinesi e arte marziale è molto stretto. Si parla di equilibrio, postura, posizioni e tecnica. Così come viene spiegato nel video seguente. La “pratica” la calligrafia tradizionale cinese prevede una posizione rilassata, con la schiena dritta, e dei movimenti che partono dalla spalla e coinvolgono gomito, polso e il pennello che deve essere un prolungamento del corpo.
Bella l’analogia che viene espressa nel video dalla “scrittrice” che abbiamo intervistato, che accomuna Kung Fu, calligrafia tradizionale e cerimonia del thé nel fatto di essere arti che si basano su movimenti precisi e ripetuti, espressione di un significato più profondo di quello che si può captare a prima vista.
A testimonianza dell’importanza che assume la calligrafia tradizionale cinese la troviamo anche nel film “Hero”, con Jet Li, nel quale si può apprezzare una breve spiegazione del “mondo” che si nasconde dietro la scrittura della parola “spada”. Ricordate la scena?
Una risposta
Davvero affascinante…se avessi tempo e risorse mi piacerebbe imparare la calligrafia tradizionale! anche perchè il bello del kung fu sta proprio nella sua completezza: combattimento, benessere, filosofia, storia, tutto legato alla tradizione orientale.
E’ davvero un universo da scoprire!