Ebbene sí, cadiamo nel cliché dei personaggi femminili cinematografici.
Per questa volta ci allontaniamo dall´oriente e dalle splendide attrici con gli occhi a mandorla, così perfette nei ruoli di Kung Fu fighters.
Parliamo di una donna che non potrebbe essere più lontana nell´immaginario collettivo da una originale praticante di arti marziali cinesi.
La conosciamo tutti, la maggior parte degli uomini vorrebbe averla come partner e la maggior parte delle donne vorrebbe possedere le sue qualità marziali (n.b. mi riferisco sempre a quella nicchia di popolazione italiana che pratica e “vive” di Kung Fu), Uma Thurman.
Uma Karuna Thurman nasce a Boston nel 1970 da madre tedesca, con ascendenze svedesi e danesi, e padre americano, studioso e professore di buddismo.
Insomma: altissima, bionda, con gli occhi azzurri e con un nome che tradotto dal sanscrito significa “Luce” Uma e “Misericordia” Karuna.
Ecco che arriva una buona notizia per tutti coloro che praticando la nostra disciplina si sentono poco agili e sciolti nei movimenti: la Thurman non viene assolutamente dal mondo delle arti marziali né tantomeno da nessun altro ambito artistico.
Anzi, le sue caratteristiche fisiche da ragazza decisamente di stampo nord europeo le hanno creato grossi problemi fin dall’adolescenza: alta circa 1.77 cm a dodici anni, era troppo alta rispetto alle sue coetanee, non particolarmente sveglia, stravagante e poco atletica, una teenager con un carattere introverso e un interesse per la cultura buddista trasmessole dalla famiglia.
Nessun corso di danza, né passione per lo sport.
A scuola scopre però una vocazione per la recitazione e la sua carriera cinematografica inizia dopo essere stata notata da un talent scout.
Tanti film all’attivo, diversi flop, ma il ruolo per cui tutti noi marzialisti la conosciamo è quello di Beatrix Kiddo, la Sposa di Quentin Tarantino, nei due film Kill Bill volume 1 e Kill Bill volume 2.
Uma Thurman è Black Mamba, una dei membri di una squadra di donne killer al servizio di Bill, David Carradine, attore famoso negli States per la serie tv Kung Fudegli anni ’70 dove ha recitato con un esordiente Brandon Lee.
Uma/Beatrix/Black Mamba è diventata una guerriera spietata, maestra dello stile Tigre-Gru sotto i severissimi insegnamenti del maestro cinese Pai Mei, interpretato da un vecchio Gordon Liu, protagonista del film La 36ma camera dello Shaolin (volete saperne di più? Leggete la rubrica dedicata a questo film nel numero 3 del magazine di Kung Fu Life disponibile online).
Gli allenamenti con Pai Mei non hanno nulla a che vedere con quello che ognuno potrebbe (né vorrebbe) fare nel proprio kwoon: Beatrix viene sottoposta a sessioni intense e dolorose di allenamento mentale e fisico, per tutti noi è famosa la scena in cui allena il colpo reso celebre da Bruce Lee, il “one inch punch”, col quale riesce a salvarsi la vita dopo essere stata sepolta viva con mani e piedi legati e chiusa in una cassa da morto.
Non solo, la bella Kiddo grazie alla sua determinazione riesce a guadagnarsi il rispetto di Pai Mei, che è stato il maestro di Bill stesso e delle sue letali Vipere, tanto che l’unica a cui insegna il suo colpo più forte è proprio lei.
Si tratta della “tecnica dell’esplosione del cuore con cinque colpi delle dita”, che la porta a concludere la sua vendetta verso il suo ex amante non che carnefice.
È necessario citare la tuta gialla con le fasce nere che indossa la Thurman durante il suo duello con O-Ren Ishii, Lucy Liu, e gli 88 Folli, richiamo alla medesima tuta indossata da Mr. Lee?
No, ci accontentiamo, non serve altro per farla entrare d’ufficio nella hall of fame delle Kung Fu Women.
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