Il Kung Fu dell´illusionismo

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the illusionist - illusionismoAvete visto il film The illusionist con Edward Norton e Jessica Biel? E The prestige, pellicola del grande Christopher Nolan con Hugh Jackman, Christian Bale e Scarlett Johansson? Oppure Now you see me: i maghi del crimine con Jesse Eisenberg, Morgan Freeman e Woody Harrelson? Tutta una carrellata di superstars del cinema hollywoodiano per celebrare un tema preciso: l´illusionismo. E si badi bene: non si è detto "magia": quest´ultima ha a che fare con eventi soprannaturali non spiegabili con la scienza. Ad esempio, il fatto che se uno esprime un´opinione su un determinato stile di Kung Fu, per esempio l´Hung Gar, altri si sentano in dovere di linciarlo è una magia. Non si spiega altrimenti. Magia: la realtà del soprannaturale.

illusionismoL´illusionismo, invece, non è qualcosa di reale. È l´apparenza del soprannaturale: ci fa sembrare inspiegabile qualcosa che in realtá è solo stato congegnato ad arte per sembrare quello che non è. La spiegazione c´é ma non si vede. Non perché sia nascosta sotto chissá che velo di Maya: è sotto gli occhi di tutti, solo che "gli occhi di tutti" in quel momento stanno guardando da qualche altra parte. È la cosiddetta misdirection, letteralmente "informazione errata", procedimento con cui l´illusionista dirige l´attenzione del pubblico su quello che vuole lui in modo che non si guardi proprio lí dove c´é il trucco.

Ancora una volta è roba da numero 9 di Kung Fu Life.
Ci sono dimostrazioni di arti marziali che hanno come obiettivo il mostrare come il loro stile sia &quto;tra i più efficaci". Un maestro si mette davanti un allievo, di solito il piú avanzato, e gli chiede di aggredirlo. Il malcapitato obbedisce e in men che non si dica si ritrova al tappeto, senza aver nemmeno capito cosa sia successo. Il tutto in mezzo a quei piccoli sorrisi degli astanti che sembra dicano <<Porca miseria, il maestro è efficace quasi da essere disumano>>. Disumano: termine che ho sentito dire spesso a qualcuno. Non nel senso di malvagio e privo di umanità. Intendono dire che è oltre le possibilità umane, quasi soprannaturale e spesso irraggiungibile nella sua efficacia.

Cosa c’entra tutto questo con l’illusionismo? Ecco, questo genere di dimostrazioni sono dei perfetti esempi di misdirection. La platea è stupita, ammutolita dalla performance del maestro che è vero: spesso ha dell’incredibile. Velocità, potenza, tempismo, armonia del movimento. E rispetto di tutti i principi dello stile: il maestro come incarnazione del fatto che dopo anni di studio la teoria e la pratica arrivano ad essere una cosa sola.

illusionismoE dove sta allora la misdirection, il guardare da qualche altra parte e non dove è palese ci sia il trucco? Qui: tutti guardano il maestro. Mi sembra anche giusto, niente da dire. Ma guardano solo il maestro. Rapiti dalle sue abilità indiscutibili, restano a bocca aperta, quando invece il trucco c’è e per capire quale sia bisognerebbe guardare l’allievo che lo attacca. E qui troverete sempre lo stesso genere di attacco: singolo, prevedibile, spesso lento e telegrafato. Non solo: a volte più che "prevedibile" è stato proprio "previsto" perché il maestro chiede al proprio allievo di colpirlo in un determinato modo, con un determinato arto e con una determinata tecnica.

difesa personale femminile coltello Kung Fu LifeI prestidigitatori più abili riescono però ad evitare di dire all’allievo addirittura cosa fare nello specifico. Il succo però non cambia perché tanto gli attacchi sono quelli soliti. Tutta la dimostrazione è basata su uno stile che, per funzionare, si è già all’inizio dato determinate regole. Il problema è che in un’aggressione reale le regole non ci sono. Il maestro che dimostra può fare e fa tutto quello che vuole solo perché l’attacco portato dall’allievo glielo permette. Poi c’è la risata, lo stupore, il maestro che pure se la ride perché tronfio di orgoglio e vanagloria, e si ricomincia con la consapevolezza generale che tanto a chiunque in quella sala non potrà mai venire così bene come appena visto.

difesa personale femminile coltello Kung Fu LifeUna grande illusione generale, la credenza che sia successo qualcosa che invece non è successo perché è successo qualcos’altro. E tutto questo è stato possibile perché non si è guardato dove si sarebbe dovuto: al modo in cui l’allievo ha aggredito il suo maestro. La cosa assurda è però che, mentre un illusionista usa volontariamente la misdirection, questo genere di insegnanti lo fanno spesso senza nemmeno accorgersene. Come dire: schiavi della stessa illusione che hanno creato. Ci credono pure loro… perché non dovrebbe crederci un allievo, dato che il curriculum del maestro è infarcito di viaggi in Cina e nel mondo, lezioni con Supertizio e Ultracaio, medaglie mondiali di questo e di quello e 1000 anni di esperienza? E riconoscimenti ufficiali, non dimentichiamo: cintura nera 600° duan riconosciuto in Cina, in Papuasia e su Plutone, gli "unici" riconosciuti da Pincopallo e Pincopallino.

E va beh… come fa uno a biasimare gente che crea illusioni e ci crede pure? Tipo l’estremismo: come fai a spiegare ad uno di una tribù di Chissadove che puoi stare tranquillo se il tuo gatto dorme con te perché non è vero che di notte ti ruba l’anima cogliendo il tuo respiro? Spiegaglielo che i gatti sanno essere affettuosi se non addirittura innamorati, e visto che ti guardano sempre come tu guardi la Mole Antonelliana, appena vedono che sei disteso ti saltano addosso per avvicinare il loro viso al tuo e sentire il tuo odore.

forme di kung fuSi dirà: applicano le forme e per capire l’applicazione di una forma bisogna che l’allievo sia collaborativo. È vero, ma siamo sempre lì, un’altra misdirection. L’applicazione di una forma non è difesa personale. Si può applicare benissimo anche un movimento di Changquan moderno o uno di una ballerina dell’Opéra di Parigi. Questo perché per colpire qualcuno bisogna quasi sempre alzare braccia o gambe: movimenti condivisi da marzialisti, ballerini, calciatori, ginnasti. Quanti modi potranno mai esistere per colpire qualcuno? Tutte queste discipline trattano del movimento umano e non dell’efficacia in difesa personale. Ed è proprio il movimento l’unica cosa in comune tra questo genere di dimostrazioni marziali e un’aggressione reale.

In definitiva, due piccoli consigli.
Il primo è questo: quando guardate una dimostrazione di applicazioni in difesa personale "efficace", guardate prima l’allievo e solo dopo il maestro. Se l’allievo è libero di tentare un attacco reale oppure no. Se il maestro se la ride di quanto è forte. In questi casi, non abbiate dubbi: quella è una scuola di arti marziali tradizionali e non di difesa personale e/o combattimento reale non regolamentato. E badate bene: se qualcuno vi risponde <<Ah, mi sfidi? E dai, vieni qua che ti faccio vedere>> e poi ve le dà di santa ragione ma muovendosi come un pugile, un thaiboxer, un lottatore… beh, ragazzi, non vale. Nessuno dice che non sei efficace. Dico che non puoi esserlo in quel modo. Se poi hai fatto anche 20 anni di Muay Thai… ecco un’altra misdirection: pensare che sia il Kung Fu ad aver fatto la differenza, ma sotto c’è il trucco. Vediamo che succede a considerare un praticante di sole arti tradizionali, "puro".
Il secondo è questo: guardatevi il film Red lights con Robert De Niro, Sigourney Weaver e Cillian Murphy. Un perfetto esempio di come, analizzando e notando come funziona la misdirection di un illusionista, si possa arrivare a smascherarlo.

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