Finalmente! Eccoti qui, regina dell´:Hung Gar, la tigre! Ovviamente artigliata: Seung Fu Zaau è il “doppio artiglio della tigre“. Per intenderci: se siete praticanti di Hung Gar sapete che nelle forme ogni cinque movimenti tre sono Fu Zaau; se invece siete novellini, qualsiasi esibizione di Hung Gar vi avrà ampiamente mostrato gli artigli (in senso innocuamente letterale). A proposito, se siete praticanti avanzati o maestri: <<tre movimenti su cinque sono Fu Zauu>> si fa per dire, non scomodiamo avvocati e organizzazioni di Hong Kong.
L’artiglio di tigre dell’Hung Gar è la tecnica per eccellenza dello stile. Ha un tipo di forza molto più complessa di quella che possiamo immaginare. Ad esempio, quando nel Wing Chun si compie un Lap Sao o “mano che afferra/tira” molto spesso i parallelismi con il Fu Zaau del cugino Hung Gar si sprecano. Questo avviene non a torto, ma se andassimo a spaccare il capello dovremmo dire che la strategia/forza del Fu Zaau consiste nel colpire spingendo e concludere strappando.
Osservando la natura, vediamo che le tigri usano gli artigli esattamente così: saltano addosso ad una preda e le lacerano la carne, squartandola con gli artigli mentre però la zampa la spinge e la colpisce contemporaneamente per buttarla a terra e immobilizzarla. Quando però la tigre decide di immobilizzarla, afferrarla e portarsela a spasso, “tirarla” usa i denti. Per fare i pignoli, dunque, il Lap Sao è più simile ad una “bocca della tigre”, in quanto trattiene e tira a sé l’avversario.
La forza del Kung Fu è però il cambiamento. Almeno dovrebbe: il Kung Fu tradizionale è un sistema molto “colto”, nel senso che i suoi maestri ne sanno veramente parecchie. Ma di cambiamento non se ne parla nemmeno: al massimo un leopardo può trasformarsi in una tigre o in una gru, ma cambiare nel senso di adattarsi è roba più per gli eretici del Jeet Kune Do. Forse. Va beh, assodato che qualche genere di cambiamento da qualche parte esista, il nostro Fu Zaau può senza remore decidere di colpire, spingere, graffiare e trattenere. Quindi che Lap Sao sia.
Fondamentale, come per ogni tecnica del Kung Fu in generale, è ancora una volta lo San Fat, il "movimento del corpo". Non bisogna "fare soltanto le braccia del Kung Fu", come ama dire un famoso maestro italiano, ma muovere il corpo intero. Per eccellenza avremo allora lo scatto d’anca Sei Ping Maa – Ji Ng Maa (ancora una volta: Ma Bu – Gong Bu) mentre si colpisce e spinge il mento dell’avversario e gli si strappano gli occhi, e contemporanemante l’altra mano compie un Lap Sao per tirare il suo corpo verso di noi.
Vengono però utilizzate anche altre posizioni, come Diu Ma (Xu Bu) o Nau Maa (Xie Bu): di tigri nell’Hung gar ne trovate quante ne volete e in tutte le salse.
In questo brevissimo video potete vedere bene un ottimo esempio di Fu Zaau, essenziale ma esauriente.
E qui, per cambiare un po’, notate la strategia di caccia della tigre.