
In tutte le arti marziali esiste la guardia da combattimento.
Che si parli di boxe, thai boxe, full contact, MMA, etc. o che ci si muova nell’ambito del karate, aikido o kung fu tradizionale il primo movimento che si compie quando ci si allena è quello di assumere la guardia da combattimento.
Ciò che cambia è la posizione stessa; se si combatte con uno stile tradizionale la guardia sarà sicuramente diversa da quella assunta se si combatte nell’ambito, ad esempio del wing chun.
In generale se ci si riferisce al mondo del combattimento sportivo (e spesso anche della difesa personale) la posizione di guardia è molto simile a quella del pugile. Il combattente di full contact, kick boxing, boxe, sanda e così via, avrà sempre una posizione di guardia che prevede il braccio corrispondente alla gamba che si tiene davanti posizionato avanti più o meno all’altezza degli occhi e il braccio corrispondente alla gamba dietro posizionato più o meno all’altezza del mento.
In ambito di difesa personale esiste una variante alla posizione delle braccia nella guardia da combattimento.
Più precisamente le braccia sono posizionate un pò più in alto rispetto alla guradia classica da boxe, più o meno i polsi sono all’altezza della fronte.
I gomiti sono più stretti e rivolti verso l’alto e allineati alla linea centrale, questo significa che il braccio posteriore non è accanto al mento, bensì davanti al viso ad una certa distanza dallo stesso. Infatti uno “svantaggio” che comporta la vicinanza della mano posteriore al viso è il rischio di “colpirsi da soli” al momento dell’attacco dell’avversario.
In questa posizione la visuale può risultare parzialmente coperta dalle proprie braccia, ma non bisogna dimenticare che la priorità della guardia da combattimento per sua stessa natura è quella di proteggere le parti del corpo più delicate e nel caso delle braccia è necessario proteggere occhi, tempie, gola e poi naso e bocca. Inoltre è da notare che un avversario posizionato davanti a noi è ben visibile nei suoi movimenti anche se si hanno le mani poste tra lui e il nostro viso!
Bisogna tenere presente che questo tipo di guardia è studiata ad hoc per l’ambito della difesa personale e per un sistema di combattimento particolare che si basa (anche) sul contatto con l’avversario e una conseguente “cedevolezza attiva”. Quindi è mirato ad un combattimento senza regole dove è assolutamente prioritario proteggere i punti del corpo vitali.
Nel sanda, ad esempio, che prevede l’utilizzo dei guantoni risulta più difficile mantenere le mani nella posizione precedentemente spiegata, tuttavia ci si può adattare per utilizzare anche in ambito sportivo i vantaggi di protezione che derivano da questo tipo di guardia.
In generale se ci si riferisce al mondo del combattimento sportivo (e spesso anche della difesa personale) la posizione di guardia è molto simile a quella del pugile. Il combattente di full contact, kick boxing, boxe, sanda e così via, avrà sempre una posizione di guardia che prevede il braccio corrispondente alla gamba che si tiene davanti posizionato avanti più o meno all’altezza degli occhi e il braccio corrispondente alla gamba dietro posizionato più o meno all’altezza del mento.
In ambito di difesa personale esiste una variante alla posizione delle braccia nella guardia da combattimento.
Più precisamente le braccia sono posizionate un pò più in alto rispetto alla guradia classica da boxe, più o meno i polsi sono all’altezza della fronte.
I gomiti sono più stretti e rivolti verso l’alto e allineati alla linea centrale, questo significa che il braccio posteriore non è accanto al mento, bensì davanti al viso ad una certa distanza dallo stesso. Infatti uno “svantaggio” che comporta la vicinanza della mano posteriore al viso è il rischio di “colpirsi da soli” al momento dell’attacco dell’avversario.
In questa posizione la visuale può risultare parzialmente coperta dalle proprie braccia, ma non bisogna dimenticare che la priorità della guardia da combattimento per sua stessa natura è quella di proteggere le parti del corpo più delicate e nel caso delle braccia è necessario proteggere occhi, tempie, gola e poi naso e bocca. Inoltre è da notare che un avversario posizionato davanti a noi è ben visibile nei suoi movimenti anche se si hanno le mani poste tra lui e il nostro viso!
Bisogna tenere presente che questo tipo di guardia è studiata ad hoc per l’ambito della difesa personale e per un sistema di combattimento particolare che si basa (anche) sul contatto con l’avversario e una conseguente “cedevolezza attiva”. Quindi è mirato ad un combattimento senza regole dove è assolutamente prioritario proteggere i punti del corpo vitali.
Nel sanda, ad esempio, che prevede l’utilizzo dei guantoni risulta più difficile mantenere le mani nella posizione precedentemente spiegata, tuttavia ci si può adattare per utilizzare anche in ambito sportivo i vantaggi di protezione che derivano da questo tipo di guardia.
Che tipo di guardia preferite?
Una risposta
How funny! I notice socks all the time. Just today, sntiitg in an AA meeting, I was deeply impressed with all the beautiful argyle socks many of the guys were sporting. (You could say that my mind wanders at times ) Afterwards, I complimented one of them on his, then showed him my chocolate-and-cream stripey socks from Gap (which really does make the most comfortable everyday socks I’ve worn). Socks are some kind of universal unifier.Quirky ties, however, can be really annoying if you haven’t got the presence to pull them off. Too easy to veer into David Brent territory.