Forme confuse di Kung Fu Tradizionale

Forme di Kung Fu Tradizionale

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formeIl Kung Fu Tradizionale, quello che immaginiamo sia arrivato a noi attraversando un intero lineage di stile, l´arte che collega gli antichi maestri cinesi agli attuali insegnanti italiani, è caratterizzato da ció che ne rappresenta croce e delizia: le forme.
Spesso il cosiddetto "Tradizionale" viene interpretato come un insieme di tao lu e duilian: la tradizione è il frutto della trasposizione delle forme nelle palestre moderne.

forme di kung fuCroce e delizia.
Delizia, perché le forme costituiscono un metodo di allenamento che ha ben pochi rivali. In un´unico esercizio si allena il corpo, la mente, lo spirito e la tecnica. I muscoli faticano ed incrementano il loro potenziale, l´attitudine alla concentrazione si sviluppa nella ricerca della perfetta esecuzione dello schema, il Qi è richiamato e gestito al fine dell´efficacia dei colpi; insomma le forme sono un addestramento quasi completo. Quasi, perché mancano di un aspetto che per un´arte marziale è tutt´altro che trascurabile: il combattimento.

kung fu shadow boxeCroce, perché se si fanno le forme non si combatte. Si imita il combattimento, ma imitare e lottare sono due cose differenti. Il pugile davanti ad uno specchio immerso in una sessione di shadow boxe non sta combattento, si sta preparando a farlo…
Il praticante di Kung Fu Tradizionale che esegue la forma non sta lottando, sta studiando la lotta.

Allora, identificare il Kung Fu Tradizionale con le forme implica la rinuncia alla differenza tra arte marziale e ginnastica. Non esprimersi in uno "scontro" significa credere alla falsa idea che nell´antica Cina, terra dove affonda le radici quella "tradizione" spesso citata come un oracolo, non si combatteva.

forme di Kung Fu disegnoImmagina di cancellare le forme dai programmi di Kung Fu Tradizionale e di trovarti di fronte ad un praticante del quale vuoi individuare lo stile. Come fai? Lo devi ossevare mentre si muove, tuttavia non può eseguire nessune delle forme del suo stile perchè le abbiamo appena eliminate. Non può neanche eseguire qualche tecnica a vuoto perchè sarebbe come interpretare un tao lu. Allora come si fa?
Ci devi combattere. Cosí puoi osservare il suo stile di lotta. Ed è esattamente ció che accadeva nell´antica Cina.

Il pugile ed il praticante di Sanda fanno shadow boxe, il lottatore di MMA allena i movimenti della lotta a terra su un sacco posizionato sul pavimento, il praticante di Kung Fu Tradizionale esegue le forme.
Poi il pugile sale sul ring, il praticante di Sanda sul lei tai, il lottatore di MMA entra nella gabbia… e il praticante di Kung Fu Tradizionale?
Resta a metá tra croce e delizia, confuso nei dettami di una tradizione della quale probabilmente sappiamo meno di ció che siamo convinti di sapere. O forse le forme costituiscono un ottimo espediente per fare Kung Fu senza rischi…

5 risposte

  1. Buona sera e seguo molto spesso i vostri articoli. Volevo,sperando di far cosa gradita,di esporre una conoscenza che ho scoperto poco tempo fa in un mio viaggio studio in Spagna attraverso lo Shaolin,ma che penso accomuni tutti gli stili tradizionali di kung fu. Questo Maestro mi raccontava che un tempo,agli inizi,i praticanti di arti marziali si limitavano a irrobustimento arti,ipertensione degli stessi,condizionamento,molto qigong,meditazione e lotta pura. Non vi erano forme,l’unica arma di Shaolin era il Bastone tradizionale,oggetto usato anche per le passeggiate del “monaco”,per scacciare serpi etc etc. La conclusione è,forse oggi non vi è solo lo scopo di combattere come all’ora…oggi si preservera più il lato spirituale e integrale dell’essere umano,si cerca di comprendere se stessi e la vita etc. Credo che sia molto “brutto” che un tradizionalista delle arti cinesi,debba cimentarsi nel sanda per combattere,quando il Kung Fu dovrebbe avere tutte le risposte. Unica pecca secondo me è che oggi in uno stile tradizionale si usa il tempo molto molto attraverso lo studio dei taolu e poco alle applicazioni e combattimento,ci vorrebbe una via di mezzo,un equilibrio. Rimane comunque il fatto che….togli le forme,cancelli la tradizione…così dicono.

    1. Ciao Luca, sicuramente oggi non esiste solo il combattimento come scopo del Kung Fu, non a caso si è creato il Wushu moderno, tuttavia il Kung Fu è ancora un’arte marziale e come tale ha nel combattimento un cardine che non si può scordare. Non è detto che il “tradizionalista” debba per forza praticare il Sanda, ma credo sia fondamentale che sperimenti il combattimento.

      1. sperimentare il combattimento rende concrete le tecniche. È molto importante. Ma è risaputo il Kung fu ha diverse utilitá,ma non per questo può nascondersi dal combattimento. Anzi . Per questo oggi si creano stili “nuovi”..perchè si pensa che altri non abbiano un bagaglio tecnico marziale utile… invece non è esatto,ma è la persona che non comprende e accetta che ogni stile di kung fu concepisce il combattimento sempre.

  2. Io non ho mai voluto combattere perché per farlo devi impostare la mente per far male all’avversario. Ora, personalmente non avró mai tale intenzione nei riguardi di un avversario. Non si è parlato poi di stili del Kung fu. Ci sono stili d’attacco, di difesa ed intermedi. Quando andavo a scuola il mio era il Kamna (intermedio): sull’attacco dell’avversario si para il colpo e si termina con il contrattacco. Ogni tecnica si basa su questa successione.

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