Incontri con star del Kung Fu, spettacoli dei monaci, mostre di fotografia, pittura, arte calligrafica e crociere a sul Fiume Giallo. Così La Stampa presenta il Festival Internazionali delle arti marziali che si tiene a Shaolin per tutto il mese di settembre. E si sa che a Shaolin “arti marziali” fa rima con Kung Fu.
L´evento attira moltissime persone, curiose di vedere da vicino un mondo che per molti resta ancora un po’ misterioso.
Per noi kungfuisti la storia di Shaolin è cosa nota e non si contano i post sull’argomento che si possono trovare nei vari blog in rete, tuttavia per chi è profano dell’arte le vicende dei monaci guerrieri non sono così note e aggiungo che è un peccato; forse sarebbe utile per la diffusione del Kung Fu utilizzare le vicende storiche dell’arte come mezzo di comunicazione.
A Shaolin ovviamente vanno oltre e utilizzano i grandi eventi.
Per chi pratica Kung Fu e ha la possibilità di recarsi in luogo è sicuramente un’esperienza imperdibile. Sicuramente dall’Italia non è un viaggio da fare in pochi giorni, molto meglio avere a disposizione almeno un paio di settimane e approfittare dell’occasione per un tour turistico incentrato non solo sul Tempio Shaolin, ma anche su altre località imperdibili per gli appassionati delle arti marziali cinesi, come ad esempio il Tempio di Fawang o la città di Dengfeng.
Per chi poi vuole andare oltre c’è la possibilità di fermarsi a studiare il Kung Fu nel Tempio di Fawang con dei costi che fino ad un paio di anni fa si assestavano intorno ai 200 euro mensili vitto e alloggio compresi.