L´anima del Kung Fu è la ricerca, la meta è l´apprendimento, il mezzo è l´allenamento.
Tutti facciamo Kung Fu, indipendentemente dal fatto che pratichiamo o meno l´arte marziale. Tutti noi abbiamo cominciato senza saper neanche reggerci in piedi e giorno dopo giorno siamo cresciuti imparando a camminare, poi a correre e qualcuno a volare.
Abbiamo scelto e iniziato a praticare il nostro stile nella convinzione che fosse migliore degli altri che avevamo a disposizione, anche se a volte lo abbiamo cambiato, perchè crescendo abbiamo compreso che tutto evolve e anche gli stili sono fatti per cambiare o essere cambiati.
Tutti ci siamo trovati ad affrontare il problema di dover imparare le posizioni di base, capire dove e come mettere il peso, dover tenere il centro per proteggerci dai colpi e tutti abbiamo sbagliato e spesso riprovato. In questo loop di fallimenti e successi ci siamo fatti delle domande perchè a volte ci è parso di non essere tagliati per l’arte o che l’arte non fosse fatta per soddisfare delle esigenze innegabili, spesso alibi della paura di non riuscire.
Tutti facciamo Kung Fu quando ci poniamo degli obiettivi e ci spendiamo per raggiungerli, quando sudiamo per migliorarci, quando osserviamo gli altri per diventare più forti e quando ci fermiamo a riflettere per non sentirci persi.
Come i monaci Shaolin che studiando gli animali hanno ideato nuovi stili ci guardiamo intorno e ci poniamo delle domande per il desiderio di sapere se c’è qualcosa di più… più efficace, più fruttuoso, più semplice, più complesso, più economico, più bello, più di ciò che abbiamo in questo momento.
Tutti facciamo Kung Fu anche se a volte ci sentiamo troppo stanchi per proseguire, troppo deboli per spingere, troppo sfortunati per tentare o troppo realisti per crederci. Eppure un´energia continua a battere anche se i muscoli cedono, quel Qi che tutto può, nonostante il più delle volte preferiamo pensare: <<Se fosse così facile…>>
Tutti facciamo Kung Fu, chi più chi meno, chi meglio chi peggio. Ognuno di noi ha degli esercizi che devono essere eseguiti con abilità. È questione di stile, il proprio: ricercare innate doti di artista, arrangiarsi alla meno peggio o impegnare anima e corpo.
Nascondersi o mostrarsi, leader o seguaci, vincenti o perdenti, maestri o allievi. La scelta è un’illusione: siamo uno e l’altro, yin e yang, il logo della filosofia del Kung Fu.
2 risposte
Parole stupende.. grazie a tutti coloro che fanno parte della redazione di KungFuLife, perché quotidianamente offrite, oltre a informazioni interessantissime ed elementi di teoria in generale e nel particolare, bellissime riflessioni e stimoli per continuare. Grazie!
Grazie a te per i complimenti … stimoli per continuare 🙂