Sarà capitato anche a voi di assistere ad una gara di Tao Lu e notare fra gli atleti qualcuno che davvero si distingua per la sua elevazione durante i salti.
Forse sarà più talentuoso di molti altri, ma più probabilmente gran parte del suo merito è dovuto all´allenamento.
Vediamo insieme un esercizio per migliorare la nostra elevazione sia in altezza che in esplosività.
L´esercizio peraltro è anche utilissimo per smaltire panettoni e qualche bicchiere di troppo sbevazzato nelle recenti vacanze di Natale.
Innanzitutto assicuriamoci che ciò su cui salteremo sia solido e soprattutto stabile. Gli step sono poco affidabili, seppur disposti bene in colonna siano funzionali per la possibilità di regolare l´altezza del salto. Dirottiamoci, quando possibile, dunque su delle solide pedane o quei simpatici cuboni che possono facilmente sopportare il contraccolpo del nostro gesto atletico.
Posizioniamoci davanti a ciò su cui dovremo saltare dopo aver fatto una serie di riscaldamento di jump squat a vuoto.
In posizione eretta pieghiamo le ginocchia, abbassiamo il bacino, facendo dondolare le braccia all’indietro in maniera molto sciolta e naturale per poi invertire la direzione dell’oscillazione verso avanti/alto per agevolare la spinta delle gambe.
Dopo aver reclutato tutte le fasce muscolari del tronco per dare esplosività allo slancio e tutti i gruppi muscolari delle gambe per la spinta, richiamiamo le gambe al petto velocemente.
Ci accorgeremo dal sordo rumore che faremo cadendo sul kwoon se le avremo raccolte in tempo ed abbastanza in alto.
Con lo sguardo fisso sui piedi e non appena passato l’immaginaria linea di altezza avrete finito il decollo e vi starete preparando per l’atterraggio. È la fase più facile e spesso più sottovalutata dell’esercizio, ma è basilare affrontarla con lucidità per salvaguardare le articolazioni. Ammorbidiamo quindi l’impatto con il nostro ostacolo non con i cuscinetti delle scarpe da ginnastica da 150€, ma allungando un po’ le gambe e flettendo le ginocchia. Naturalmente l’impatto deve essere affrontato simultaneamente e distribuito su entrambi gli arti inferiori.
Ricordiamoci di scendere dalla pedana eseguendo l’esercizio al contrario: basta una leggera spinta all’indietro. Tuttavia data l’altezza la fase di arrivo sarà ancora più brusca quindi siate ancora più delicati di prima.